(M. Evangelisti) Le spaccature del Movimento 5 Stelle sbarcano in consiglio regionale a causa del progetto di Tor di Valle. Un tempo era l’isola felice del M5S: alla Pisana in apparenza non c’erano divisioni e polemiche interne, regnava un’armonia che i grillini in Campidoglio non hanno mai avuto neppure all’opposizione tra dossier e contro dossier; in Regione l’ufficio stampa M5S non scomunicava i giornalisti e i consiglieri pentastellati riuscivano a svolgere con efficacia e con qualche colpo mediatico (ad esempio sui vitalizi) il ruolo critico nei confronti della giunta Zingaretti. La delibera sullo stadio e i grattacieli a Tor di Valle si sta trasformando in un frutto avvelenato anche per il gruppo pentastellato della Regione. Tutto ha inizio mercoledì con la partecipazione in Campidoglio di una delegazione M5S della Pisana alla riunione con i consiglieri comunali. Si parla di Tor di Valle e l’avvocato Alessandro Canali, legale del gruppo, porta una serie di pareri, compreso quello di Ferdinando Imposimato, che affonda il progetto e rassicura i consiglieri comunali di fronte al rischio di richiesta di risarcimento danni dei proponenti. Tutto fila liscio, fino a quando non si scopre che Beppe Grillo lunedì sarà a Roma e potrebbe modificare in corsa l’orientamento anti Tor di Valle del Movimento 5 Stelle. Non a caso, tanto per evitare problemi di fronte a una possibile giravolta ordinata da Grillo, ieri la capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, Silvia Blasi, è corsa a precisare che il gruppo non c’entra nulla con il parere giuridico, firmato anche da Imposimato e illustrato da Canali.
LA SUCCESSIONE – Più nel dettaglio: Alessandro Canali, avvocato del gruppo consigliare regionale M5S in Regione, ha dichiarato di essere stato incaricato da alcuni esponenti della Pisana del Movimento di raccogliere pareri giuridici sulla delibera sul progetto dello stadio; in risposta, Silvia Blasi, la capogruppo in Regione, forse preoccupata dall’annunciato arrivo di Grillo, ieri ha diffuso un comunicato in cui dice: «Non risulta alcun incarico conferito a titolo del gruppo regionale per la raccolta di pareri sullo stadio, ma solo un incarico svolto per i consiglieri Perilli e Porrello. Qualsiasi opinione in merito espressa dal legale Canali è esclusivamente a titolo personale»; subito dopo, altro comunicato stampa, in questo caso firmato da altri due consiglieri regionali, Gianluca Perilli e Devid Porrello, che suona come una replica alla capogruppo: «L’avvocato Canali, in quanto collaboratore legale in forza al gruppo M5S Lazio, ha agito su nostra richiesta eseguendo l’elaborazione di una sintesi dei pareri legali raccolti nell’arco di mesi di lavoro, per offrire anche ai consiglieri comunali un punto di vista preciso e completo. Per tali motivi la dichiarazione dell’avvocato Canali va interpretata in tal senso». Al di là delle beghe interne, anche questo battibecco in Regione dimostra quanto la vicenda dello stadio stia lacerando il Movimento a Roma.