(M. Tenerani) Vecino è l’interno che piace agli allenatori che piacciono. L’uruguagio è uno dei pilastri di Sousa. «A Roma dovremo fare la partita perfetta», dice. Roma-Fiorentina è già cominciata.
Matias, ricordi di Roma?
«Brutti. Il 20 gennaio 2015, quarti di finale di Coppa Italia, con l’Empoli nel secondo tempo supplementare ci fischiarono contro un rigore inesistente di Zielinski su Paredes. La Roma vinse 2-1, ma quante polemiche».
Tornando ad oggi, chi arriva con più energia a questa sfida?
«Noi stiamo meglio dell’anno scorso quando venimmo all’Olimpico. Però anche la Roma mi pare: è una squadra fortissima».
All’andata per voi fu un bel successo.
«Giocammo al massimo delle nostre potenzialità (1-0 gol di Badelj, ndc), dimostrando che possiamo battere tutti».
Come con la Juve?
«Solo in questo modo possiamo vincere a Roma. Ci crediamo».
In altri casi però non è successo questo.
«Purtroppo siamo discontinui. Non solo tra una gara e l’altra, ma pure dentro la stessa partita».
Col Genoa, ad esempio.
«Non è possibile sbagliare così. Dobbiamo migliorare e parecchio».
Anche a Pescara, contro l’ultima in classifica, avete vinto in chiusura dopo troppe sofferenze.
«Affrontare le piccole’ non è mai semplice: danno il massimo, si chiudono tanto e bene».
Domani si troverà davanti agli occhi Totti: lo conosce?
«Non ho questa fortuna, solo di fama: lo ammiro per quanto ha fatto in una carriera straordinaria e per quanto sta continuando a fare. Ogni volta che entra Totti fa la differenza, su questo non ci sono discussioni».
Che cosa gli consiglierebbe?
«Il calcio è divertimento allo stato puro. Lo vedo molto allegro e se sta bene fisicamente, gli mando questo messaggio: Francesco per favore non smettere, vai avanti».
Sousa e Spalletti?
«Con il tecnico della Roma non ho mai lavorato, quindi non mi esprimo. Sousa è molto bravo, ci carica benissimo, cerca di migliorarci continuamente. Con lui sono cresciuto tanto: mi aiuta il fatto che sia stato in precedenza un grande centrocampista».
Chi toglierebbe a Spalletti?
«Dzeko. Mi piace parecchio, è un gran bel centravanti».
C’è la possibilità che a fine stagione Sousa e la Fiorentina si lascino: per i possibili sostituti si fa anche il nome di Sarri che lei ha avuto a Empoli.
«Detto che mi auguro che Sousa possa restare con noi, Sarri ha dimostrato in pieno il proprio valore anche andando via da Empoli. Sarri e Sousa sono stati gli allenatori più importanti della mia carriera».
Lei l’estate scorsa è stato corteggiato a lungo dal Napoli, ci dobbiamo aspettare altri mesi caldi?
«Ho appena rinnovato il contratto fino al 2021, a Firenze sto benissimo».