(M. Evangelisti) – Grillo a Roma domani non potrà convincere i consiglieri comunali ad accettare un compromesso sullo stadio. Il procedimento per il vincolo dell’ippodromo iniziato dalla Soprintedenza e il successivo commento del sindaco Virginia Raggi che parla «di nuovi elementi che incidono sulla valutazione del progetto» per stadio e grattacieli a Tor di Valle cambiano il significato dell’arrivo di Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle è atteso per domani e inizialmente la sua venuta sembrava presagire una moral suasion nei confronti dei consiglieri comunali per convincerli a sostenere il progetto di Tor di Valle. D’altra parte, la scelta di arruolare l’avvocato genovese Luca Lanzalone per condurre le trattative con i proponenti, andava nella direzione del compromesso. Ora però alcuni tasselli stanno rendendo impossibile il raggiungimento di questo traguardo. In sintesi: martedì scorso in un incontro tra Campidoglio e As Roma guidato dal vicesindaco Luca Bergamo l’intesa sembrava fatta, con un semplice mini taglio della cubatura. Poi, però, tutto è cambiato: alcuni consiglieri comunali si sono ribellati forti anche di un parere legale di uno dei padri nobili del Movimento, il giudice Imposimato; sono arrivate rassicurazioni che comunque i consiglieri comunali non potranno essere chiamati a risarcire un danno economico in caso di ritiro della delibera sullo stadio; infine, l’altra sera è stata ufficializzata la posizione del Mibact che ha iniziato la procedura che dispone un vincolo sull’ippodromo costruito nel 1959. A questo punto quasi tutti i consiglieri comunali si sono schierati per l’annullamento della delibera.
VIAGGIO – Se Grillo davvero ha programmato il viaggio a Roma per convincerli a cambiare idea, lo scenario ora appare differente. Cambia in parallelo anche il senso della protesta annunciata per martedì, guidata dal responsabile del tavolo dell’Urbanistica M5S, Francesco Sanvitto, che di fronte all’apertura di martedì della Raggi aveva detto «c’è scollamento con la base, il Movimento sta perdendo il suo spirito». Sanvitto, accompagnato da un gruppo di attivisti, martedì vuole consegnare il testo di una delibera che annulla il sì allo stadio. Lo slogan della manifestazione è «Virginia, c’è posta per te», ma come spesso succede il postino potrebbe arrivare in ritardo, perché l’orientamento della sindaca è cambiato.
Fonte: il messaggero