Il Campidogli dice sì allo Stadio della Roma e Pallotta può finalmente esultare: «Potete scommettere che già nel 2020 giocheremo nel nuovo impianto – spiega, dopo aver parlato al telefono con la Raggi –. Vedrete che grazie allo stadio la Roma avrà molti più soldi per la squadra. Tante cose positive arriveranno presto». Se si pensa che Pallotta manca da Roma da settembre, nell’aria sembra esserci anche un cambiamento di rotta anche nel tipo di rapporto con la propria società. «A marzo sarò a Roma, e poi verrò anche a maggio e giugno. Adesso però devo andare perché c’è in città lo chef Massimo Bottura e io ho fame…». Il presidente giallorosso a dato mandato alle banche d’affari Morgan Stanley e Goldman Sachs di setacciare partner internazionali di alto livello per affiancarlo nei progetti. Ovviamente in una doppia chiave: trovare soci per il finanziamento dell’investimento per il nuovo impianto; trovare soci per il club, il cui valore naturalmente crescerà proprio per via dello stadio. Adesso però è escluso che il presidente ceda tutte le quote del club. A fronte di una eventuale offerta «monstre», qualora decidesse un disimpegno calcistico, la cosa sarebbe progressiva, anche se potrebbe avvenire persino col nuovo stadio «in fieri».
Fonte: gazzetta dello sport