(M.Cecchini) – «Sono orgoglioso del risultato per lo stadio. Le critiche dell’ex sindaco Marino le trovo ridicole». Parole (al Tgcom) di Luigi Di Maio, vice presidente della Camera in forza al Movimento 5 Stelle. «Marino non sa nemmeno quali infrastrutture sono saltate perché non ha visto il progetto, che non riduce le infrastrutture. I fondi per alcune tra quelle previste c’erano già». Se si riferisce al Ponte dei Congressi, il Cipe li avrebbe bloccati da tempo, ma tant’è. Intanto al Comune si lavora alla delibera di richiesta di prolungamento della Conferenza dei Servizi, che dovrebbe chiudersi il 3 marzo. Pare che si allungherà però non di un mese, bensì di 23, perché il lavoro da fare è tanto (mentre il titolo in Borsa ieri ha guadagnato per questo il 7%).
In prospettiva, occorrerà votare di nuovo la pubblica utilità e un cronoprogramma detto già «bifase». Cioè, non tutto sarà fatto prima dell’apertura del nuovo stadio e per questo si faranno delle scelte. Ma la base del Movimento resta in agitazione, perché molti non si riconoscono nella via della Raggi e temono che anche i consiglieri più critici, in aula non avranno il coraggio di opporsi. Eppure nella Carta di Firenze, testo dei 5 Stelle redatto nel 2009, ricordano i contestatori come si dicesse altro in merito ai rapporti fra pubblico e privato in edilizia. Ma governare ha un prezzo per tutti.
fonte: La Gazzetta dello Sport