Zbignew Boniek, ex giocatore della Roma negli anni ’80 ed attuale presidente della federazione polacca, ha parlato del problema (si spera vicino alla soluzione) riguardante le barriere all’Olimpico.
“Le barriere vanno eliminate, la Sud non può essere divisa”.
“Ieri ero all’Olimpico e non nascondo di aver cantato l’inno giallorosso, perché sono rimasto legato alla Roma. E’ un grandissimo centravanti, è pericolosissimo in area, ha una tecnica importante. Gode certamente del lavoro fatto dalla squadra per lui, ma mi sembra totalmente diverso dall’anno scorso, è più agile, più inserito nella squadra. Dispiace per i punti persi a Genova, perché la Roma e il Napoli perdono partite, che la Juve non perde mai, ma hanno un gioco complessivo superiore ai bianconeri. Ho guardato la Sud anche ieri sera ed è triste vederla tagliata a metà, con tanti steward, con delle barriere, quando invece la ricordo unita e compatta a cantare per la squadra. Spero che si possano rimuovere subito le barriere, perché il calcio è per i tifosi”.
Una battuta finale sulla questione del progetto del nuovo stadio della Roma:
“Sono anni che si parla di stadi in Italia, spero che l’impianto della Roma si faccia il prima possibile, perché non può averlo solo la Juve. In Europa la maggior parte dei paesi sono avanti anni luce rispetto all’Italia su questo aspetto. Non è possibile che a Roma i due club non abbiano stadi di proprietà, lo stadio è un asset fondamentale a livello finanziario e sportivo”.
Fonte: 1927 – La storia continua – Centro Suono Sport