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Roma, una porta sull’Europa

(A.Angeloni) – Szczesny & Alisson; Szczesny contro Alisson; un po’ Szczesny, un po’ Alisson. Dualismo, amicizia, stima, ma alla fine due anime destinate a separarsi, perché uno è il presente (Szczesny), l’altro è il futuro (Alisson). Il polacco è il portiere di campionato, il brasiliano delle coppe. Quindi, il titolare è Szczesny e non Alisson: l’ex Arsenal ha giocato tutte le partite di serie A e una del preliminare (il ritorno e non benissimo) contro il Porto, mentre Alisson è stato sempre presente nell’andata del preliminare di Champions, ha giocato tutte quelle di Europa League e le due di CoppaItalia. Spalletti, pur avendo già a disposizione Alisson (costo dell’operazione 8 milioni), la scorsa estate ha preteso il rinnovo del prestito di Szczesny. E Wojciech quest’anno ha fatto un salto di qualità enorme rispetto alla precedente stagione. Quindi, Lucio ci ha visto lungo, talmente lungo che l’Arsenal probabilmente (più sicuramente) l’anno prossimo se lo riporterà a casa, a meno di clamorosi ripensamenti da parte di Wengero chi per lui.

L’ALTRO BIG – Nove partite giocate in totale, per Alisson non sono tantissime (810 minuti): solo tre volte non ha incassato gol, due di queste contro l’Astra Giurgiu e una con la Sampdoria in Coppa Italia. “O Goleiro Gato” – il gatto portiere, così viene chiamato in Brasile per le sue doti di scattista tra i pali, è anche l’idolo delle donne, almeno del suo paese. Occhi chiari, fisico statuario (193 centimetri), sguardo tenero. Il tenero finirà se anche l’anno prossimo dovrà sottoporsi a questo dualismo, che fin qui non ha mai contestato aspramente. L’impressione è che Alisson resterà se sarà lui il portiere della Roma, perché solo il secondo o il primo di coppa non vorrà farlo. «Penso sempre ad una carriera europea, il calcio sta diventando sempre più frenetico. Mi piace sognare una finale di Champions League in uno stadio gremito», disse qualche tempo fa Alisson. Chiaro no?

fonte: Il Messaggero

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