(F. Schito) Procede senza sosta la corsa della Juventus verso il suo sesto scudetto consecutivo. Bastano 12 minuti alla corazzata bianconera per avere ragione di un Palermo per nulla arrendevole ma evidentemente inferiore e centrare la sesta vittoria consecutiva in campionato. Allegri guarda con attenzione agli ottavi di Champions di mercoledì prossimo e dà respiro a diversi titolari. A riposo Lichtsteiner e Alex Sandro, sulle fasce trovano spazio Dani Alves e Asamoah, in coppia con Bonucci c’è Benatia, i due di centrocampo sono Marchisio e Khedira, mentre nel tridente alle spalle del solito Higuain, riposo forzato per lo squalificato Mandzukic e si accomoda in panchina Cuadrado per fare spazio a Sturaro e Pjaca insieme a Dybala. Allo Stadium lo show dei campioni d’Italia non tarda a cominciare e il gol arriva presto grazie al movimento di Higuain, pescato da un pallonetto morbido: bravo Posavec a chiudere la porta all’argentino ma nulla può sulla ribattuta di Marchisio. Il centrocampista bianconero trova il gol in campionato a distanza di due anni dall’ultima volta.
Gli uomini di Allegri abbassano il ritmo dopo il vantaggio e il Palermo ci prova, avanzando arrembante ma con poca organizzazione e ancor meno qualità. Le urla del tecnico toscano svegliano la Vecchia Signora che chiude i giochi su punizione: per Dybala la perla che finisce all’incrocio dei pali ha il sapore della liberazione in quest’annata in cui i gol arrivano con il contagocce ma la reazione è contenuta. L’argentino non esulta per rispetto nei confronti della sua ex squadra. Chiudono i giochi Higuain – gol numero 19 per il Pipita, 90 in serie A – e ancora Dybala, gol della bandiera di Chochev per il definitivo 4-1. Attimi di spavento nel finale per uno scontro di gioco tra Posavec e Goldaniga, ad avere la peggio è il portiere che ha perso conoscenza per qualche secondo. Intanto la Juventus scava il solco: la Roma seconda è a dieci punti di distanza.