(A. Serafini) Sempre con lo stesso piede, scegliendo soltanto angoli differenti. Sarebbe addirittura grave limitare la partita di Nainggolan ai due missili terra aria scaricati alle spalle di Handanovic, perché dentro la partita del centrocampista belga c’è veramente tanto di più. Un uomo a tutto campo, in grado di riconquistare palloni, di correre per 40 metri verso la porta mantenendo sempre inalterato il livello della corsa. Al fischio finale la gioia di De Rossi sfocia in un abbraccio, che spiega perfettamente il momento giallorosso. Un passo alla volta però, come richiesto a gran voce da Spalletti e come confermato nel post partita da Nainggolan, arrivato all’ottavo gol in campionato: «Abbiamo dimostrato di meritare questo posto in classifica, è stata una grande partita, ma guai a fermarci».
La vittoria di San Siro infatti mantiene invariate le distanze con la Juventus e spinge i giallorossi verso al conferma del secondo posto, un obiettivo fondamentale da raggiungere con più tranquillità ad una settimana dalla sfida dell’Olimpico con il Napoli: «I bianconeri continuano a vincere – spiega il numero 4 – anche se possiamo dire che la Roma continua a vincere. Ora testa solo al derby». La crescita del Ninja però continua ad essere spaventosa, merito della nuova posizione studiata dal tecnico per lui: «Non voglio parlare soltanto di me – prosegue Nainggolan – questo è un gruppo unito, senza di loro sarei uno come tutti gli altri». Felice anche coppia argentina Fazio-Perotti, all’unisono: «La vittoria è della squadra, non esistono i singoli».