(S. Bartezzaghi) – Totti twitta! Fra esitazioni, passi indietro, minacce, proclami e astrazioni, il nuovo stadio della Roma pareva avere imboccato quel corridoio laterale in cui nel tempo si sono perse le tracce di parecchie grandi opere (il Ponte sullo Stretto o, nel settore, lo stadio del Milan). Ma qui la società calcistica ha adottato contromisure comunicative decisamente originali: un blitz televisivo, inconsueto e divertente, dell’allenatore Luciano Spalletti, rinforzato da un cinguettio del Capitano: «Vogliamo il nostro Colosseo moderno, una struttura all’avanguardia per i nostri tifosi e per tutti gli sportivi! #FamoStoStadio». La sindaca Raggi ha risposto a Francesco Toni, dando all’hashtag, da lei ribadito, una sorta di inedito e informale protocollo. Un buon colpo per la Roma del calcio e un buon colpo anche per la Roma della sindaca grillina: in termini comunicativi – si era nel pieno dell’oscura querelle delle polizze – e politici, visto che sullo stadio l’amministrazione rischia le simpatie dell’influente tifoseria romanista. Certo, a pensarci, a fare colpo sono: il romanesco, il Colosseo, il calcio, il Capitano, il tifo, passati per la comunicazione diretta e globale di Twitter. L’inedito dei 5Stelle e della sindaca, prima sconosciuta, che si coniuga via social network con le profondità simboliche e antropologiche della Città Eterna. Fra tribuni (e tribune) della plebe, Toni twitta: ed è qualcosa a cui pensare. • Anagramma: #FamoStoStadio fastoso, da mito