(D.Luciani) – Una prova di maturità. La Roma passa a pieni voti l’esame europeo contro il Villarreal, trascinata da uno straripante Edin Dzeko. Il centravanti ipoteca il passaggio agli ottavi di finale con una tripletta che lo fa volare a quota 28 gol stagionali, con la doppia palma di capocannoniere della Serie A e dell’Europa League. Una rinascita totale per il bosniaco, che stasera fallisce solo la prima – non facile – occasione che gli capita per poi diventare infallibile. Tripletta per il poker al Villarreal, col risultato sbloccato da Emerson Palmieri, un altro dei giocatori sbocciati nel lavoro quotidiano con Spalletti.
E’ lo 0-4 che porta i nomi dei giocatori ma nel profondo c’è tutto il lavoro fatto in tredici mesi da Luciano Spalletti:
- la forza della difesa, nonostante la serata poco lucida di Manolas;
- il ritmo impresso alla squadra da De Rossi e Strootman in entrambe le fasi di gioco;
- la capacità di vincere i duelli individuali, dal punto di vista fisico e tecnico;
- le volate sulle fasce di Bruno Peres e, soprattutto, di Emerson Palmieri e El Shaarawy;
- l’ingresso, al momento giusto, del devastante Salah.
Mentre in porta Alisson dà sicurezza tra i pali quanto rischia sempre coi piedi (ricordando in maniera impressionante il “primo” Doni), Spalletti imposta la partita colpendo il Villarreal esattamente nel suo punto debole: la fascia destra. L’esterno basso Mario Gaspar stringe sempre verso i centrali e quello alto Castillejo non chiude poco e male la diagonale. Proprio da lì arrivano tutte le azioni più pericolose della Roma del primo tempo, tra cui lo splendido gol inventato da Emerson Palmieri col destro a giro dal limite dell’area.
Gli spagnoli cercano di spingere dal lato di Bruno Peres dove Nainggolan è costretto agli straordinari in copertura perché Manolas non riesce a scegliere quando e come uscire ad aiutare l’ex Torino. Il belga è l’elemento che permetta a Spalletti di plasmare in corsa la squadra. La Roma scivola dal 3-4-2-1 al 5-4-1 in fase difensiva nel primo tempo con Nainggolan e El Sha bravi ad abbassarsi velocemente e ripartire come furie.
Nel secondo tempo un disimpegno errato di Manolas regala a Bakambu la prima occasione. Il Villarreal si galvanizza, la Roma arretra e Spalletti capisce che è il momento di inserire Salah: con l’ingresso dell’egiziano si passa ad un 3-5-2 che esalta i recuperi e gli “strappi” del trio Strootman-De Rossi-Nainggolan, a tratti imbarazzanti per superiorità fisica e tecnica.
Il gol del raddoppio è l’ennesima perla del gioco in ripartenza di Spalletti in quattro tocchi: Strootman, Peres, Salah. Assist per Dzeko che manda Musacchio a prendere un caffè e batte Asenjo, 0-2. La Roma corre tantissimo e molto bene permettendo alla difesa di non soffrire più. Juan Jesus entra per Rüdiger e trova il lancio preciso che Dzeko trasforma nello 0-3: presa di posizione sul goffo Ruiz e destro che non lascia scampo al portiere.
Il Villarreal esce dalla partita, la Roma la gestisce con calma e, per inerzia, trova il poker con la doppia combinazione Nainggolan-Dzeko: 4-0 e magnifica serata europea per i giocatori e per i quasi 2000 cuori romanisti arrivati nella città gioiello della Comunità Valenciana.