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Conferenza stampa, Spalletti: “Le parole di Pallotta? Voleva motivare e difendere i giocatori, loro mi tireranno fuori dal fango. Non ho firmato nessun precontratto con la Juventus” (VIDEO)

Alla vigilia della trasferta a Palermo, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue parole:

Il bollettino medico: “Non c’è niente di nuovo, tutti a disposizione. Auguri a Flo, lo aspettiamo e gli vogliamo bene”.

Sulla carta col Palermo meno complicata, poi c’è stato il cambio di allenatore e la dirigenza che ha chiamato la gente allo stadio, si complica?

“Si perché sono tutte cose che possono determinare energie nuove, nuovi stimoli nei calciatori, però noi sappiamo quello che dobbiamo fare, il nostro obiettivo è chiaro poi dipende se ci riusciamo o no. La forza che abbiamo ci permette di andare a giocare la partita e di andare a vincerla”.

Come si può uscire da questo momento?

“La strada è una, vincere la prossima partita, quando si perdono delle gare la medicina assoluta è quella, di rivincere, di rideterminare nella testa dei giocatori quella tranquillità della forza che posseggono. Chiaro che ci sono da valutare altre partite, la sconfitta non è stata una soltanto. Noi siamo finiti con una ruota nel fango ed io sono l’unico responsabile perché sono io che ho il volante in mano della macchina. Per cui quello che diventa fondamentale è avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire, qualche volta si rimani un po’ impantanato, noi abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata, le ruote sull’asfalto e riprendere il percorso. Sono loro che possono determinare per riprendere la corse, la forza. Io la penso sempre uguale, penso di avere una rosa forte, un parco giocatori che mi permette di superare momenti difficile come quello di adesso”.

Le parole di Pallotta su di lei… Che idea si è fatto?

“D’Ubaldo scrive che vedo ombre dappertutto… E’ una sola la lettura, voleva motivare i giocatori che voleva difenderli dalla situazione che stiamo attraversando. Lui ha cuore i giocatori e vuole difenderli magari mettendo anche in discussione l’operato del mister. Non fa un piega, tutto è mia responsabilità, ho fiducia nella reazione dei miei, è la cosa fondamentale nello spogliatoio quando sei cerca di dire qualcosa che è la verità. Importante è come ti guardano e ma guardano nella maniera giusta, diventa fondamentale, poi oggi di carne al fuoco ce n’è già abbastanza, le parole del Presidente, lui dal mio punto di vista voleva di fendere i calciatori, io vado dritto per la mia strada, niente problemi. O si fa discorsi costruttivi o passiamo oltre”.

Parla anche dei giovani…

“Se si vuole andare a percorrere quella strada lì bisogna smettere di vittorie finale, perché la cosa non sta in piedi, o si costruisce un discorso diverso o si comincia dal primo giorno con ossessione, questa è una strada diversa. Noi si vuole provare a vincere, sono fiducioso dei miei calciatori. Loro sono quelli che ci consentono di arrivare in fondo in maniera forte, la penso nello stesso modo di dicembre”.

Con il Napoli Pallotta ha detto che ha visto Fazio e Strootman stanchi, potrebbero riposare?

“L’hai presa larga per chiedermi della formazione. Mi ero appuntato, per venire dietro al gioco dei discorsi, dico che non sono stanchi e voi continuate a dire che lo sono. Funziona in questa maniera qui, le statistiche europee degli ultimi 10 anni dicono che quando giochi ogni due giorni, le vittorie calano del 40% rispetto alle situazioni normali. Io mi ero fatto forte, perché abbiamo giocato 14 volte, avendo due giorni soli di recupero, ed avevamo vinto 10 partite, quasi il 70%, poi ne abbiamo perse 4 ma due fanno parte di questo ultimo periodo. Questo è un dato che sono statistiche degli ultimi 10 anni. Mi avevano abituato bene in quelle partite. Siamo nella normalità per quello che ci è successo, se si va a fare questo confronto di statistiche, possono succedere. La cosa da prevenire era la cosa di smucchiare questo castelletto di partite che sono capitate solo a noi. Sono andato da Baldissoni a dirgli se si poteva cambiare. Siamo andati a Lione che ha giocato sabato. E’ quello un pochettino che fa la differenza, però secondo me andare a dire ai calciatori, come ho sempre detto, siete stanchi, dobbiamo stare a casa ma non abbiamo margine, quando c’è la pausa si sta a casa. E’ venuto fuori che Florenzi si è fatto male, per me era vitale recuperare Florenzi. Sto tutto il giorno a dire che sono stanchi, poi bada alla formazione che farò domani, 4-5 che non hanno giocato l’ultima ci sono, penso di aver ripreso tutto, aggiungiamo, i giovani nello stesso discorso di prima, non mi porta nessun vantaggio, io devo vincere domani punto e basta. Di roba ce n’è già abbastanza, eliminiamo qualcosa, il nostro interesse è fare un buon allenamento oggi. La stanchezza si vince con la responsabilità e con la fermezza delle idee, se si mettono altri dubbi… Non metto in discussione chi sono e come sono arrivato qui, io sto con la squadra e sono convinto che loto mi tirano fuori da questo fango, sono i cavalli giusti”

Starà qui anche il prossimo anno?

“Mi vuoi domandare del contratto… Il Presidente mi ha fatto dire qualcosa da Baldissoni. Non ho ombre o ce l’ho lunghissima. Io se vinco rimango, se non vinco non rimango, puoi domandarlo quanto ti pare, io rimango coerente. Io sto con i miei calciatori, te lo farò vedere fino in fondo, perché li ritengo forti, li ho accettati, voluti, desiderato, poi per quanto riguarda i contratti, in un momento come questo conta il campo no il contratto, anche loro, che nessuno venga a dirmi del contratto, ora conta il risultato sportivo, chi vuole il bene della Roma pensa al risultato di domani. ti dà sbocco alle tue proiezioni, obiettivi, carriera, se non fai risultati sarai sempre limitato dal futuro. Ora c’è bisogno di mettere attenzione si quello che è il risultato di domani, in questo momento conta quello e basta. Quello di giovedì viene di conseguenza a quello di domani, mi aspetto una bella reazione da parte dio quelli che ho fatto giocare poco. Dentro una squadra succede questo, l’allenatore scegli chi sta seduto in panchina. La lunghezza del contratto, se qualcuno ci pensa, non vuole bene alla Roma”.

Che idea si è fatto di ieri a Torino?

“Farei volentieri l’arbitro ma non ho l’età, non ho le possibilità di andare a considerare. E’ un ruolo importante e fatto bene perché i nostri sono i migliori del mondo, sono forti per cui non vado a dare opinioni perché nono ho le capacità”.

Nel periodo di gennaio dicevi che ti aspettavi qualcosa, poi alla fine hai detto che ti andava bene stare con questi. Avresti avuto bisogno di qualcuno?

“E’ un abbassare la guardia andare indietro, è tempo perso e fiato buttato via per correre durante la partita domani, fa parte della società spiegare obiettivi e programmi, io parlo dei miei che sono di vincere domani, di tirare fuori questa ruota, perché ce n’è una sola. Si vede ora se la seconda ruota esce, poi in fondo si può parlare di tutto, ora non facciamo confusione, di fiato perso, oppure se stiamo qui a parlare di quello che è stato è altro fiato buttato via, ora quello che c’è da recuperare è fare risultati il più velocemente possibile. Il primo che fa discorso da bischero vola fuori, solo discorso mirati a domani perché la partita è domani, anzi oggi, perché l’allenamento è oggi. E’ lo stesso discorso di prima, io so con chi ho a che fare e so la possibilità della mia squadra e si va dritto su quella si vuole andare avanti, non si sta comodi in questa situazione”.

Dzeko domani potrebbe riposare per far spazio a Totti?

“Dzeko riposa e Totti comincia dalla panchina”.

Cos’è cambiato in Perotti?

“Non è cambiato niente, è sempre lo stesso che ci darà il suo contributo quando lo farò giocare. La squadra ha trovato equilibrio quando non lo facevo giocare e devo tenere anche degli altri, vale per El Shaarawy come per altri, la squadra in quel momento lì ha fatto risultati, il momento importante l’abbiamo fatto senza Salah poi quando non gioca un tempo diventa quello fondamentale. Quando lui era in coppa le abbiamo vinte tutte. In questi momenti in cui devo scegliere, sterzo male e finiamo nella buchetta, sbaglio io”.

Lei ha un pre-accordo anche non siglato con la Juve? Se vince rimane, ma che cosa?

“Si può muovere, poi si dice in fondo. Non ho firmato nessun pre-contratto con nessuno”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

 

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