Luciano Spalletti ha commentato la sconfitta per 2-0 nell’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. Queste le sue parole nella conferenza stampa:
Cosa è mancato stasera? Poco dinamismo rispetto alla partita con l’Inter?
“Sono mancate velocità e precisione nel far girare la palla. La partita ce l’aspettavamo così. Dovevamo essere più bravi sulla trequarti, pungenti nel riuscire a creare difficoltà alla loro difesa con i nostri attaccanti. Si doveva evitare di farli ripartire in velocità. Anderson era in verticale ad Immobile, dava fastidio a Paredes nella marcatura essendo poi bravo a rimanere distante dai nostri centrali. Bisognava fare meglio lì”.
A Milano aveva invertito Manolas e Rudiger. Stasera i due attaccanti li hanno saltati nei momenti del gol.
“La risposta è semplice, poi ti chiedo perché tu li vuoi invertiti. Comunque è semplice. Come piedi sono destri entrambi quindi chiunque gioca va in difficoltà sulla sinistra. Ad Immobile piace più andare largo sulla sinistra portando un centrale più esterno. Nell’andare largo, Rudiger è più terzino di Manolas e poteva coprire meglio. Rudiger ha messo anche due-tre palle fatte bene, poi Dzeko non è riuscito a trasformarle deviando bene. Lì c’era l’episodio che poteva cambiare la gara. Si può fare in entrambi i modi, non cambia molto. Dipende dalla qualità dell’attaccante avversario. Anderson arriva più centrale mentre Immobile gli piace più andarsene sulla sinistra dell’attacco”.
Vuole fare un appello ai tifosi a tornare in Curva al ritorno per spingere la squadra alla rimonta?
“I tifosi hanno le loro motivazioni nel comportarsi così. E’ una squadra seria e professionale. Anche stasera c’erano i nostri tifosi. Sappiamo qual è la statistica dei nostri tifosi. In quanti hanno a cuore la Roma. Vogliamo fare un censimento? Siamo molti di più. La squadra ha fatto bene tutto l’anno sapendo di avere un movimento importante alle spalle. Tante volte ho detto che mi sarebbe piaciuto rivedere l’abbraccio vero della Curva. Me la ricordo bene col Chelsea, col Real Madrid, quando c’erano 70-80.000 persone. Non posso andare a prenderli e tirarli dentro. Sappiamo bene che hanno a cuore le nostre sorti. Stasera al di là del risultato, tutto si è sviluppato bene, è un passo avanti importanti”.
Si scenderà dal “carro” con la stessa facilità con cui ci si è risaliti?
“Qui è così, ci sono simpatie e antipatie allo stesso modo. Bisogna fare un po’ di selezione. Anche la mia è una selezione di simpatie che faccio rispondendo o meno. Ogni tanto si ruzza, si gioca in conferenza stampa. Ognuno sa il lavoro che deve fare. Ogni tanto uno azzardo quando deve dire prima le possibilità di un calciatore. Ogni tanto “la pesta”. Alisson all’inizio non era buono, poi ha fatto vedere che è un gran portiere. Poi si dirà sempre dell’alternanza. Secondo me invece sono cresciuti sia lui che Szczesny perché è nata una sana competizione, si stimolano a fare sempre meglio. Stanno facendo entrambi molto bene. Io devo evidenziare ciò che sta succedendo nella realtà, non ci sono due portieri che si disturbano, anzi. Si esaltano a vicenda. E’ un gioco di parole da entrambe le parti e sicuramente siete più bravi. Mi arrendo alla vostra qualità”.
Totti è entrato a 5 minuti più recupero dalla fine. Cosa si aspettava da Totti?
“In quei 10 minuti mi aspetto una palla di qualità dal limite dell’area perché era tutto denso e ristretto. Era il suo momento, mettere una ‘pallettina’ o dare una ‘bastonata’ delle sue. Se la partita è aperta e si va su e giù ad alta intensità, penso che può fare più fatica. Quando perdo però tu hai sempre ragione, io ho sempre torto”.
Nel suo disegno iniziale non c’erano spazi. Salah fatica più di Perotti negli spazi stretti.
“Anche Perotti ha bisogno di prendere un po’ velocità. Se gioca esterno ha più possibilità prendendo il pallone sui piedi e partendo col suo stile, con le sue sterzate. Proprio per la densità che c’era, Salah ha la bravura nello stretto e lo scatto nel lungo. Quando non ci sono gli spazi, Diego può far più fatica di Salah perché ha bisogno di mettersi in moto. Salah ha preso il palo esterno ma doveva fare di più. Nel primo tempo gli chiedevo di muoversi di più, ha fatto meno di quello che mi aspettavo. Se tornassi indietro, probabilmente farei qualcosa di diverso. E’ evidente che lui ha questo scatto e questa tecnica nel breve, a volte va anche più forte della palla talmente fa frenesia. Però ha fatto poco nel primo tempo”.
Fonte: Roma Tv