(F. M. Magliaro) – L’obiettivo è semplice: evitare che il 5 aprile la Conferenza di Servizi, che deve pronunciarsi sul progetto dello Stadio della Roma, si chiuda con un nulla di fatto e la sostanziale bocciatura del progetto presentato. Per questo è corsa contro il tempo sia dal lato dei progettisti del costruttore Luca Parnasie della As Roma, sia lato Campidoglio per essere pronti ad arrivare il 30 marzo, data indicata dalla Regione come ultimo giorno per consegnare i materiali mancanti, con qualcosa che giustifichi un prolungamento della Conferenza stessa. Anche, magari, forzando un po’ l’interpretazione delle norme. Secondo la vulgata corrente, prima dovrebbe arrivare la nuova delibera di pubblico interesse (con l’ iter «classico»: Giunta, Municipi e Commissioni, di nuovo Giunta e finalmente il voto in Consiglio Comunale) e poi il progetto che ad essa si riferisce. Che, poi, è l’iter seguito da Marino. La vulgata 5Stelle invece dice che prima la Roma predispone il nuovo progetto, poi la Giunta elabora la proposta di delibera perché in essa va contenuta la descrizione delle opere pubbliche. Quindi, secondo l’iter messo a punto dall’Amministrazione pentastellata, alla Raggi serve prima che i proponenti le consegnino, magari ancora in forma di preliminare, il nuovo progetto, poi lei porterà in Giunta la nuova delibera.
L’idea di fondo, quindi, è che entro il 30 marzo in Regione la Roma depositi il nuovo progetto e la Giunta comunale presenti la delibera: due atti amministrativi con i quali i proponenti pensano di poter domandare nuovamente una proroga che consenta di terminare la parte amministrativa dell’iter normale: e cioè, prima, il passaggio nei Municipi e nelle Commissioni per le osservazioni che la Giunta dovrà poi accettare o respingere per portare il testo finale voto in Aula. A quel punto il nuovo progetto che nel frattempo dovrà essere passato dalla fase preliminare a quella definitiva – verrà ripresentato in Conferenza di Servizi. Che quindi rimarrebbe aperta. E mentre il presidente giallorosso, James Pallotta, sta per arrivare a Roma, interviene il dg Mauro Baldissoni: “Si sta drammatizzando troppo e tutte le istituzioni coinvolte sono allineate nella volontà di raggiungere il successo. Il progetto è imponente, la procedura complessa e a volte, per le autorità coinvolte, è difficile trovare subito la strada giusta».
Fonte: il tempo