Il presidente della Juventus Andrea Agnelli affida la sua risposta ad un tweet. Ecco le sue parole:
“Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO”
Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO. #finoallafine…
— Andrea Agnelli (@andagn) 7 marzo 2017
Angelo Attaguile, co-presidente del comitato Mafia e sport della Commissione bicamerale, ha parlato della situazione di Andrea Agnelli e della Juventus. Queste le sue dichiarazioni:
“In Antimafia abbiamo intenzione di ascoltare il procuratore di Torino Armando Spataro e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Non bisogna giocare su certi argomenti – dice Attaguile – la verita’ deve venire fuori. Il legale rappresentante della squadra e’ lui. Se vuole fare il presidente deve prendersi oneri e onori. Venga a chiarire cose che sono state dette oggi, alcune pubbliche, altre in seduta segreta”.
Fonte: Ansa
Dai documenti arrivati dalla Procura di Torino, «si evidenzia che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti». Lo ha detto il procuratore Figc Giuseppe Pecoraro all’Antimafia.
«I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Carugo, D’Angelo e il presidente Agnelli». Anche il dg Marotta ha avuto rapporto seppure occasionali col mondo degli ultras ma non è stato coinvolto dalla conclusione indagini.
«Il procedimento nei confronti della Juve è iniziato col mio predecessore, Palazzi, il 2 agosto 2016. Io sono stato a Torino dal procuratore Spataro chiedendo notizie sul procedimento in corso e per dare la mia disponibilità», ha proseguito il procuratore Figc Giuseppe Pecoraro.
Fonte: Ansa