(K. Karimi – A. Papi) – Ecco i voti assegnati ai calciatori della Roma dopo il match di oggi contro il Sassuolo all’Olimpico:
Szceszny 5,5 – Sembra voler fare di tutto per subire un gollonzo dopo quello annullato al Palermo una settimana fa. Imparabile il sinistro vincente di Defrel, ma un paio di goffi interventi fanno soffrire difesa e tifosi. Mezzo voto in più per un buon intervento di piede su Politano.
Manolas 6 – In difficoltà soprattutto in avvio, quando gli inserimenti sul centro-destra di Duncan e Berardi gli fanno girare le testa. Palesemente migliore nel suo ruolo originale, centrale della difesa a quattro. Spalletti ci faccia un pensierino.
Fazio 6 – Paradossalmente va meglio in chiusura rispetto alla fase di marcatura. In positivo il perfetto filtrante per El Shaarawy da cui nasce il 2-1 di Salah, in negativo l’imbarazzo nel contenere la velocità di Defrel in campo aperto.
Rüdiger 6 – Ancora una volta distratto sui tagli in area di rigore, come in occasione del gol subito da Icardi a Milano. Non commette altre sbavature, anzi esaltandosi come cavallo di razza sulla corsia di destra nella ripresa. Decisivo per fisicità nei contrasti.
Bruno Peres 5 – La solita insufficienza dovuta ai limiti palesi ormai noti anche al pubblico romanista. Ormai non sorprendono più neanche gli errori grossolani in fase di scelta e giocata offensiva. I fischi al momento del cambio sono triste testimonianza del momento negativo.
Paredes 7 – Al di la della rasoiata vincente che vale il pareggio e da il là alla rimonta, una prestazione fatta di solidità e palleggio, oltre a qualche contrasto che testimoniano quanto possa essere centrocampista a 360°. La sensazione è che finché i ritmi sono bassi come stasera possa trovarsi a suo agio. Da rivedere quando il livello cambia.
Strootman 8 – Gigante della mediana, qualità e quantità. Come un diesel sembra sempre arrancare inizialmente, per poi accendere e dominare su ogni contrasto. Splendidi gli strappi che portano la Roma in superiorità numerica più volte, numero uno per palloni recuperati e assist-man per Dzeko. Più di così è difficile.
Emerson Palmieri 5,5 – Per mezz’ora la sua prova è censurabile, soprattutto per le paturnie difensive. Meritava miglior fortuna con uno splendido sinistro che si stampa sulla traversa. La condizione non è al top e lo dimostra l’affanno nell’ultima fase del match.
Nainggolan 6 – La sensazione è che dopo l’exploit di San Siro sia in leggero calo fisico-atletico. Non ne salta una, e ciò dimostra l’importanza strategica del belga, ma la brillantezza è un’altra cosa. Tanti errori inusuali sulla tre-quarti per uno con le sue caratteristiche. Senza virtuosismo atletico diventa un centrocampista normale.
Salah 7 – Il Sassuolo gli porta bene, visto che trova oggi il terzo gol in quattro incontri con gli emiliani. Caparbio nell’occasione del gol del vantaggio, mettendo lo zampino nell’area piccola. Gli scatti prorompenti già nei primi minuti fanno intendere la voglia di riscatto dell’egiziano. Bello l’abbraccio con Spalletti al momento della sostituzione, a cancellare le scorie della notte con il Lione.
El Shaarawy 6 – Il difetto è quello di fallire un paio di comode occasioni a tu per tu con Consigli. Sull’impegno è impossibile ricriminare qualcosa, vista la mole di corsa e quantità messa sul terreno di gioco. Si sacrifica a destra dimostrando comunque attaccamento alla causa. Gli manca sempre il guizzo per cambiare partita e stagione.
Dzeko 7 – Entra e la chiude a modo suo, facendo subito vedere grande voglia di segnare e chiudere la bocca a certe pesanti critiche. Potrebbe anche arrotondare con una doppietta di lusso, ma si accontenta del 21° centro in campionato.
Perotti 6 – Schierato negli ultimi 20 minuti sulla corsia mancina, prova a fare la cosa che gli riesce meglio conquistando il fondo e puntando l’avversario di turno nell’uno contro uno. Ci riesce con fortune alterne. Se il 4-3-3 dovesse tornare in voga ‘el Monito’ avrà molte più chance da titolare.
De Rossi s.v.
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All. Spalletti – Ha il merito di tenere alta la concentrazione dopo la forte delusione di giovedì, anche se le frizioni di inizio match (in particolare in difesa) fanno temere che il momento sia più delicato del previsto. La rimonta è invece sintomo di mentalità instabile ma focalizzata all’obiettivo. Tatticamente dovrà rivedere le scelte sulla difesa a tre, forse non più l’opzione migliore vista la condizone ‘flop’ di Peres e Palmieri. Strano non concedere neanche un minuto a Totti e Grenier.
GGR