(E. Sarzanini) «Rispetto si, paura mai». Simone Inzaghi scuote i laziali che temono la furia di una Roma che nell’ultimo periodo è apparsa inarrestabile: «Sappiamo cosa andremo ad affrontare. Ho tantissimo rispetto per la Roma, ho rispetto per Spalletti e per il gran gioco che stanno mostrando: loro sono favoriti ma ho grandissima fiducia perché la Lazio è forte». Per arrivare in finale, però, servirà una squadra ben diversa da quella vista domenica in campionato contro l’Udinese: «In effetti eravamo sottotono, ma può capitare a due giorni da un derby. In ogni caso, alla fine era importante vincere e noi ci siamo riusciti». Stracittadina che vale la finale di Coppa Italia, allo stadio non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: «Sono dispiaciuto. La gente si è riavvicinata, soprattutto in trasferta dove ci sostengono sempre in tantissimi, ma noi vogliamo i nostri tifosi». A chi teme soprattutto Nainggolan Inzaghi risponde secco: «La Roma non è solo lui perché ha una grandissima rosa. Basti pensare che per tre volte El Shaarawy e Perotti non sono entrati nemmeno in campo».
Qualificazione che si giocherà in 180’, il tecnico è pronto a fare i suoi calcoli: «L’imperativo è non prendere gol. Dobbiamo cercare di fare la nostra partita sapendo che bisogna ragionare sulle due gare». Un approccio alla partita confermato dalle prove fatte nell’allenamento del pomeriggio: il tecnico preferisce coprirsi per questo motivo schiererà una difesa a tre con Keita che partirà dalla panchina, pronto ad entrare a gara in corso per provare spaccare la partita, come già avvenuto in passato. Confermato Strakosha in porta, in difesa ai lati di De Vrij la sorpresa Bastos, che non gioca una gara da titolare da Lazio-Atalanta del 15 gennaio scorso, e Wallace. Centrocampo robusto con Parolo, Biglia e Milinkovic nel mezzo, ai lati Basta e Lukaku con Anderson alle spalle dell’unica punta Immobile. Stamani a Formello la seduta di rifinitura che potrebbe far cambiare idea ad Inzaghi, che però difficilmente tornerà alla difesa a quattro. Il tecnico crede nell’impresa, ma invita i suoi a non commettere gli errori del derby di campionato: «Ci ha insegnato tanto: abbiamo fatto 50-60 minuti meglio di loro, poi abbiamo commesso qualche errore individuale e in questo tipo di sfide paghi ogni disattenzione. Dovremo essere molto concentrati, lo chiederò ai miei giocatori: non possiamo sbagliare l’approccio mentale». Lo stesso che contro l’Udinese ha rischiato di mandare all’aria i piani per l’Europa.