(K. Karimi – A. Papi) – Ecco le pagelle assegnate ai calciatori della Roma scesi in campo questa sera nella sfida di andata degli Ottavi di Finale di Europa League contro il Lione:
Alisson 6: Arrivano tiri da tutte le parti nel secondo tempo. Sbaglia forse sul 2-2 di Fekir, poi mette diverse pezze ove possibile. Sicuramente tra i meno colpevoli.
Manolas 5,5: Corre a destra e al centro per coprire gli inserimenti avversari. Le sue chiusure negli spazi danno una grossa mano ma non possono salvare dalla disfatta. Tatticamente dimostra ancora una volta di soffrire il ruolo di “braccetto” esterno della difesa a 3. Non la digerirà mai.
Fazio 5,5: Il mezzo voto lo conquista grazie alla zuccata che lasciava presagire un’altra felice cavalcata europea. Invece viene demolito dai colpi di Lacazette e Fekir, alzando bandiera bianca nei minuti finali. Il comandante abdica.
Juan Jesus 5: Responsabilità sul terzo goal in coabitazione con il collega argentino. Primo tempo ordinato, secondo in grandissimo affanno. Fisicamente è anche tra i più brillanti, avendo giocato meno, ma nel momento nero non basta.
Bruno Peres 5: Parte con il piglio giusto, palesando la brillantezza scomparsa nelle ultime settimane. Il suo solito problema è quello di incidere con scelte ponderate. Arriva bene sul fondo “bucando” più volte Morel. Mai una volta però, un pallone decisivo al centro.
De Rossi 6: Nella buona prima frazione giocata c’è forte il suo zampino. Palleggio sciolto e buone verticalizzazioni. Gli acciacchi e il ritmo lo escludono dalla bagarre della ripresa. Esce verso la fine stremato, ma pur sempre utile.
Strootman 5,5: Si sbatte nel doppio ruolo di recuperatore di palloni e spina nel fianco in inserimento. A volte ci riesce, a volte no. Sfiora il goal nella prima parte di gara, poi pian piano viene fagocitato dall’atletismo di Gonalons e Tolisso. Non al meglio.
Emerson Palmieri 5: Non dà il giusto contributo in fase difensiva e in avanti si fa notare per un paio di vani tentativi da fuori. Non segue il trend super positivo di Villarreal. Forse ci aveva abituato troppo bene.
Nainggolan 5: Del gruppo dei più stanchi lui ne è di sicuro il capitano. Non “strappa” mai come sa fare e non riesce ad incidere fra le linee. Quando ti accorgi che i palloni recuperati sono inferiori alla media hai il quadro della situazione. Un quadro sbiadito.
Salah 6: Lo schema che meglio funziona in questa serata dai due volti, è la sua corsa in verticale a spezzare la difesa francese. Un pallone ghiotto e un goal. Altre volte poteva fare scelte migliori, ma uno dei più positivi.
Dzeko 4,5: Quando si mette in testa di risolverla da solo spesso non combina nulla di buono. Se non scende col piede giusto dal letto rischia di diventare persino irritante. Abulico e mellifluo in ogni sua espressione, diventa troppo facile da marcare anche per la giovane coppia di centrali del Lione. La mastodontica prestazione spagnola è solo un pallido ricordo.
Paredes s.v.
Perotti 5 Non che la dovesse risolvere lui, ma nemmeno a perdere tutti i palloni toccati.
El Shaarawy s.v.
Spalletti: Il suo tentativo stoico di voler difendere la rosa e coprire le mancanze del mercato di gennaio è da apprezzare ma purtroppo non può mascherare la realtà. La rosa è corta e gli uomini su cui fare affidamento sono stanchi, e parecchio. Non serve creare alibi ai calciatori, ma queste carenze rischiano di aver azzerato gli obiettivi stagionali in poco più di una settimana. La partita di questa sera l’aveva preparata bene tatticamente e finchè i suoi uomini hanno avuto gamba, il risultato era lì a testimoniarlo.
GGR