(S. Canettieri/L. De Cicco) L’annuncio del nuovo assessore, con tanto di conferenza stampa in Campidoglio, risale a lunedì. Ma la poltrona lasciata libera (con polemiche) da Paolo Berdini lo scorso 14 febbraio rimarrà senza titolare ancora per un po’. La nomina di Luca Montuori al timone dell’assessorato all’Urbanistica, per ora, rimane congelata. E slitterà (almeno) alla prossima settimana. L’architetto, 51 anni, professore associato di progettazione urbanistica all’università Roma Tre, deve prima liberarsi delle quote dello studio di architettura di cui è associato. Altrimenti rischia l’incompatibilità per conflitto d’interessi. L’articolo 78 del Testo Unico per gli Enti Locali, infatti, impedisce a «chi ricopre in giunta ruoli in materia urbanistica e lavori pubblici» di «esercitare l’attività professionale nelle medesime materie nel medesimo territorio amministrato». E l’assessore in pectore, come ha ricordato anche l’opposizione «è cotitolare dello studio 2tr, che svolge la propria attività proprio nella Capitale». La notizia, riportata ieri dal Messaggero, ha irritato diversi esponenti del Movimento Cinquestelle, sia nazionali che romani. «Perché Montuori non ci ha avvertito prima della sua attività e della possibile incompatibilità?», si sfoga a microfoni spenti una consigliera pentastellata.
L’ITER – Ieri Virginia Raggi ha telefonato all’assessore per informarsi. Nel frattempo lo staff della sindaca ha chiesto all’Avvocatura comunale un parere per capire in che modi (e soprattutto in che tempi) sia possibile procedere con la nomina. L’esito di questi accertamenti, indirettamente, lo ha comunicato lo stesso Montuori, diffondendo un comunicato stampa in cui fa sapere di avere «già provveduto a prendere appuntamento da un notaio per chiudere l’associazione professionale “2tr Architettura” di cui sono cofondatore». Chiuso lo studio, l’architetto è convinto di superare l’ostacolo di «una mia presunta incompatibilità con l’incarico di assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici», sottolineando che «questo atto avverrà prima della formalizzazione del mio nuovo incarico nella Giunta capitolina».
IL BLITZ – Nonostante questo, però, ieri pomeriggio Montuori, accompagnato dal vicesindaco Luca Bergamo e dall’avvocato Luca Lanzalone, ha preso confidenza con il dossier Tor di Valle incontrando l’omologo regionale all’Urbanistica Michele Civita. Una chiacchierata informale, per capire più che altro le procedure in essere, visto che al momento manca ancora il nuovo progetto dello stadio. Sul quale torna a esternare l’ex assessore Paolo Berdini: «Non ho mai pensato a una collaborazione con Lanzalone, quindi l’affermazione della Raggi è falsa», conclude l’urbanista che invita la sindaca ad assumersi la «responsabilità di atti e comportamenti che appartengono solo e unicamente a lei».