Tensione e concentrazione a Trigoria hanno caratterizzato la vigilia della semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Lazio, dove la Roma si presenta (sulla carta) da favorita: «Quelli che lo dicono sono gli stessi che criticavano Dzeko, Emerson, Juan Jesus e Fazio – ha detto Spalletti – Ci sono due squadre forti che si affronteranno ad armi pari. Noi abbiamo degli obiettivi importanti oltre a questa partita, loro, invece, le danno molta importanza e bisognerà vedere come gestiranno la tensione».
LA CURVA, IL TIFO – La cornice di pubblico non sarà quella delle grandi occasioni, i tifosi della Curva Sud, nonostante l’abbassamento delle barriere, non saranno presenti allo stadio: «Il derby vale triplo. Per la partita, per l’accesso in finale, per ciò che significa per i tifosi. La Curva vuota non sarà la nostra, perché quella è casa e io me la immagino sempre piena. Derby in notturna? È un’occasione importante da cogliere». Un richiamo che non basterà a riempire il settore, ma alzerà livello di responsabilità della squadra: «Non so come ci arriviamo, ma sappiamo come possiamo uscirne, dipende da noi. E vogliamo uscirne, quindi vincere. La Lazio è costruita bene, l’unico dubbio mi sembrava fosse Inzaghi, ma ha dimostrato di non essere il rincalzo di nessuno». Negli occhi di Spalletti ci sono ancora le bordate di Nainggolan a San Siro: «È un animale raro, è l’evoluzione della specie calciatore, con dieci di lui in partita viene una squadra fortissima».