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Il Messaggero Roma, i verdetti di aprile

(A. Angeloni) Il pesce sta arrivando: 1 aprile, ma senza fare scherzi. Roma-Empoli è la prima tappa del mese, Roma-Lazio l’ultima. Chissà cosa resterà alla fine; che obiettivi ancora si potranno sognare quando il mese sarà finito; chissà se Spalletti avrà deciso, o meglio, comunicato in via definitiva ai suoi dirigenti se resterà o andrà via. E chissà, visto che è l’argomento di questi giorni, se Monchi si sarà liberato dagli impegni contrattuali con il Siviglia e potrà essere annunciato come nuovo ds della Roma. Il mese di aprile promette tante verità, vediamo se le manterrà.

GLI OBIETTIVI A Trigoria si è ripreso a lavorare con un po’ tutti gli effettivi, il passaggio di sabato (Empoli) è obbligato e nessuno ha intenzione di sottovalutarlo, ma in tanti stanno pensando già al derby, che ad oggi è più un’utopia che non un sogno, visto il risultato dell’andata. Però l’occasione non l’ha tolta nessuno e vale la pena provare la rimonta. E crederci: perché quella sera, e siamo al 4 aprile, l’Olimpico tornerà a brillare di luce giallorossa e può essere l’occasione per rendere, quella, una serata storica. Ribaltare la Lazio significherebbe avere la (grande) possibilità di giocare due finali, quella di Coppa Italia ed, eventualmente, quella di Supercoppa Italiana. Trofei minori, per carità, ma da queste parti la voglia di festeggiare è tanta e non si sta a guardare la grandezza del trofeo. Battere la Lazio significa aver fatto un’impresa (all’andata è finita 2-0 per i biancocelesti), che darà (darebbe) una grande fiducia a tutto l’ambiente, che si è incartato troppo sulle divisioni Totti/Spalletti sulle chiacchiere intorno ai direttori sportivi, vecchi e nuovi. Il calcio è verde-campo, lì si trovano le passioni vere. E il derby, di passioni ne trasmette, eccome. Il trofeo che ormai ci si accontenta di alzare è quello del secondo posto, che porta guadagni e prestigio, per la partecipazione diretta in Champions. Piace molto alle società (giustamente) non ai tifosi vecchie maniere. Le nuove generazioni, o come dice De Rossi i tifosi commercialisti, forse si accontenterebbero anche del secondo posto. Siamo alla ragione e al sentimento. Ma il “titolo” du vice campioni d’Italia non è affatto scontato e la Roma deve conquistarlo. Al momento deve difenderlo e la partita con l’Empoli aiuta, visto che il Napoli – la diretta concorrente per la seconda piazza – ospiterà la Juventus. E lì qualcuno perderà punti, per forza: per i più ottimisti, in caso di sconfitta bianconera, si può sperare pure nel primo posto. Ma qui risfioriamo l’utopia.

IMPEGNI LEGGERI La difesa del secondo posto passa da un calendario – da qui a fine aprile – non pericolosissimo per la Roma, che il 9 sarà impegnata a Bologna per poi, il sabato di Pasqua, ricevere l’Atalanta in casa, quindi Pescara-Roma lunedì 24 e il derby di campionato il 30 aprile. Il Napoli, dopo la Juve, giocherà a Roma con la Lazio, al San Paolo con l’Udinese, a Reggio Emilia con il Sassuolo e ancora in trasferta contro l’Inter. Calendario alla mano, a meno di un suicidio, il secondo posto può essere in salvo. A maggio si rischia di andare in vacanza in anticipo, con il famoso secondo posto addosso. E tanti festeggeranno, specialmente (e ribadiamo: giustamente) i cassieri di Trigoria.

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