La rottura delle grandi, che l’altro ieri hanno abbandonato i lavori con un colpo di teatro di grande impatto mediatico, si è consumata sull’articolo 19 dello statuto da riformare, cioè sulla ripartizione dei proventi televisivi, senza dimenticare l’insofferenza galoppante verso il protagonismo di Claudio Lotito. Attualmente il miliardo netto di incasso viene suddiviso tra le 20 società in questo modo: 40% in parti uguali, 30% in base ai tifosi (25% bacini d’utenza e 5% popolazione), 30% secondo i risultati sportivi.
Per stabilire la distribuzione dei soldi viene applicato un criterio che mette assieme le ricerche degli istituti demoscopici e i dati Auditel, vale a dire un’elaborazione un tantino più equilibrata rispetto alla tradizionale mappa del tifo. Viene fuori che alla Juve spetta il 25,83%, al Milan il 15,12% , all’Inter il 14,57%, al Napoli il 10,43%, alla Roma il 7,78% e alla Fiorentina il 3,67%. La forbice è notevole con le altre: ci sono dieci società che non arrivano al 2%. Sarebbero troppi i soldi persi per le big italiane.
fonte: M.Iaria – La Gazzetta dello Sport