(C. Scozzari) – La Roma prende tempo sul problema delle perdite di bilancio. Che, avendo raggiunto quota 48,7 milioni di euro al 31 dicembre e avendo così ridotto il capitale di oltre un terzo, hanno fatto nuovamente suonare l’allarme dell’articolo 2446 del codice civile, che impone di convocare “senza indugio” l’assemblea “per gli opportuni provvedimenti”. Ebbene, l’assise è già stata fissata per il 10 e 11 aprile, rispettivamente in prima e seconda convocazione. E il consiglio di amministrazione della società di calcio giallorossa ha deciso che, in quell’occasione, proporrà ai soci di prendere tempo e di aspettare sino all’assemblea che, in autunno, sarà chiamata ad approvare i numeri dell’esercizio che si chiuderà il 30 giugno del 2017.
Nel dettaglio, come da documenti predisposti in vista dell’appuntamento di aprile, il cda dell’As Roma propone di deliberare “di rinviare all’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 l’eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall’art. 2446 comma 2 del codice civile”. Attenzione, però – mettono in guardia gli stessi documenti – perché, “laddove le condizioni di risanamento non si realizzassero, il consiglio di amministrazione si attiverà, senza indugio, al fine di convocare l’assemblea degli azionisti in seduta straordinaria per assumere prontamente i provvedimenti ex art. 2446 cod. civ. che allo stato, per tutte le valutazioni di opportunità illustrate nella presente relazione, si è ritenuto di poter posticipare”.
Ma quali sono le circostanze che fanno ritenere al cda della Roma di potere prendere tempo fino alla fine dell’anno? In primo luogo, “i dati previsionali aggiornati per l’esercizio 2016/17, approvati il 28 febbraio 2017 dal cda, prevedono un risultato economico separato e consolidato per l’esercizio 2016/17 in significativo miglioramento rispetto a quanto registrato nel primo semestre dell’esercizio”, cioè nei sei mesi al 31 dicembre. Tuttavia, molto dipenderà “dalle performance conseguite nelle tre competizioni nelle quali la squadra è tuttora impegnata”, vale a dire Campionato di serie A, Tim Cup e Uefa Europa League (nell’esercizio precedente la Roma aveva invece disputato la Champions, con annesso beneficio per i numeri di bilancio). Ma molto dipenderà anche, aggiungono i documenti predisposti in vista dell’assemblea di aprile, “dalle operazioni di trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori che saranno realizzate nell’esercizio, dall’evoluzione dei ricavi derivanti dalle attività commerciali e di sponsorizzazione, dalla biglietteria, e dall’andamento del costo del personale”.
Le operazioni di calcio-mercato, in particolare, assumono un ruolo chiave nel garantire la sopravvivenza del club allenato da Luciano Spalletti e capitanato da Francesco Totti. Sì, perché c’è da considerare che fino a oggi gli azionisti americani di Neep Roma Holding, rappresentati da James Pallotta, non hanno mai mancato di supportare il club con nuove risorse (dal 30 giugno al 31 dicembre hanno versato 78 milioni, che poi sono saliti a 86 e che sono serviti anche per pagare gli stipendi e le tasse). Ma se mai gli azionisti statunitensi (ora molto concentrati sulla costruzione dello stadio) decidessero di non sostenere più la squadra, “la società potrà fare affidamento sul realizzo dei suoi asset aziendali”, e in particolare “sui valori dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, il cui valore di mercato complessivo, ampiamente superiore al valore contabile, rappresenta una solida base di sicurezza per la continuità aziendale”. Tra i giocatori della “Magica” giudicati più interessanti ci sono il centrocampista Radja Nainggolan e il difensore Konstantinos Manolas, su cui potrebbe avere allungato l’Inter. Chissà se basterà il calcio-mercato per consentire alla Roma di arrivare fino all’assemblea dell’approvazione del bilancio di fine 2017 senza bisogno di aumentare il capitale o di abbatterlo a causa delle perdite.
Fonte: Business Insider