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Spalletti, basta polemiche. Parliamo di tattica: la Roma torni a giocare con la difesa a 4

(K. Karimi) – Il nome di Luciano Spalletti da qualche giorno a questa parte è accostato soltanto a polemiche, litigi, discussioni, sotterfugi contrattuali e possibili delibere negative sul suo futuro a Roma. Colpa di animi troppo accesi nelle conferenze stampa, spesso meno essenziali e più iperboliche del previsto. Ma vogliamo mettere da parte ogni tipo di scontro dialettico tra Spalletti ed i media nazionali (e romani) puntando principalmente sulle questioni di campo.

Ieri la Roma batte il Sassuolo 3-1 in rimonta, dimostra carattere, voglia di vincere e di reagire, come era successo nella sfortunata notte di giovedì con il Lione. La squadra c’è e sembra in via di guarigione rispetto alla ‘settimana flop’ che ha visto i giallorossi soccombere in 8 giorni contro Lazio, Napoli e Lione stesso rischiando di perdere il treno su tre fronti contemporaneamente.

Un particolare importante balza agli occhi di chi ha osservato per bene il match di ieri all’Olimpico: la Roma fatica da matti contro il tridente del Sassuolo per almeno 50 minuti. Defrel salta facilmente Fazio, Politano manda in bambola Rüdiger, Manolas si trova spesso in difficoltà nella doppia forbice Berardi-Duncan. Insomma il trittico di difensori (di altissimo livello, sia ben chiaro) sono ancora andati in affanno, subendo una rete nel primo tempo e rischiando in più occasioni di accusare il colpo del k.o. da un Sassuolo a tratti sprecone.

Spalletti in qualche modo risolve le cose, dominando la ripresa, riportando la Roma nel suo assetto originale, quello di inizio stagione: il 4-2-3-1, togliendo un Bruno Peres fisicamente imbarazzante e inserendo Edin Dzeko, giocando nuovamente con la difesa a quattro. In questo momento la linea arretrata a tre sembra arrancare troppo, nei duelli si suda ed in particolare un talento difensivo superlativo come quello di Kostas Manolas rischia di cadere fin troppo nell’anonimato. Meglio difendersi a quattro anche per dare riposo e cambi più facili a Peres e Emerson Palmieri, stanchi ed inaffidabili in questa fase di stagione.

Insomma tendiamo la mano a mister Spalletti consigliandogli di tornare al suo modulo standard, quello con cui lo scorso anno riuscì nella splendida rimonta da ‘Champions’ e che una decina di anni fa lo consegnò negli annali della storia romanista creando una formazione quasi perfetta. La difesa a 4 non è un’opzione bensì una scelta ponderata e quasi ideale, per respingere le pressioni avversarie, per creare un equilibrio costante e supportare alternativamente sulle fasce la manovra d’attacco. Max Allegri in casa Juve già si è ‘riconvertito’ a tale schema, Spalletti faccia lo stesso.

Redazione GGR

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