(D.Stoppini) – Materia in continua evoluzione, il calcio. In evoluzione le sensazioni, perché non pensare che lo siano pure gli scenari, o anche solo i punti di vista? Luciano Spalletti e la Roma giocano a nascondino sul futuro, dietro quella linea dei risultati che si sposta di continuo, l’altroieri il Villarreal, ieri il trittico Inter-Lazio-Napoli, oggi il Lione, la volata per il secondo posto e la speranza rimasta viva di avvicinare la Juventus. Benintesi: il nascondino è gioco doveroso, di questi tempi. Perché protegge Spalletti, a cui non può dispiacere avere le mani libere, lui che è in scadenza di contratto, è nell’agenda del Tottenham e qualcuno giura pure in quella della Juventus. Ma non giocarci, a nascondino, non avrebbe senso pure per l’altra parte, la società.
ECCO JAMES – Magari riuscirà ad accelerare un po’ i tempi James Pallotta, che sbarcherà a Roma subito dopo la metà del mese, per la gara con il Sassuolo. Il presidente avrà certamente un colloquio con l’allenatore. E forse pure uno con Francesco Totti, utile per capire le intenzioni del capitano, sempre più dubbioso in ottica futura. Ma qui i punti interrogativi, più che sulla volontà di continuare a giocare, sono soprattutto su quello che Totti vorrà fare nel post carriera. Curioso, in fondo. Ma quello che sempre provocatoriamente ha detto l’allenatore, legando il suo futuro a quello del capitano, potrebbe davvero avverarsi. Non è scenario da escludere immaginare una Roma senza Spalletti e senza Totti la prossima stagione. Come pure non è una sorpresa che a Trigoria piaccia il profilo di Gian Piero Gasperini, che benissimo sta facendo in questi mesi all’Atalanta e che pure annuncerà a breve il rinnovo fino al 2020. Ma il sogno è riannodare i fili con Antonio Conte, cercato (e incontrato) nel pre Spalletti, qualora il tecnico dovesse dar retta alla nostalgia italiana e lasciare il Chelsea. Occhio, allora, alle prossime mosse del nascondino.
Fonte: La Gazzetta dello Sport