
(F.Oddi-C.Zucchelli) – La Curva Sud non è entrata, la Curva Sud era piena: nella serata degli addii – della Roma all’Europa League, e probabilmente pure del Capitano alle Coppe Europee – l’Olimpico è tornato a farsi sentire. Una serata come tante nella storia giallorossa, con più delusioni che gioie, e come tante altre volte il pubblico ha apprezzato, accompagnando i giocatori negli spogliatoi con tanti applausi. Dei cori se ne occupano i gruppi organizzati, e così in loro assenza non è partito il classico «Que serà, serà…», colonna sonora ufficiale dell’amarezza: mancava solo quell’ultima pennellata, per il resto il quadro era completo. Con la nota malinconica in più dell’ultima partita di Coppa di Francesco Totti, entrato a 6’ dalla fine – diventati 11’ col recupero – con la fascia al braccio, al posto di Daniele De Rossi. Si sono abbracciati al momento del cambio, Francesco e Daniele, sono usciti dallo stadio insieme, da soli, dopo un rapido saluto all’ex compagno Chistian Chivu: presto per parlare di un passaggio di consegne, e non solo perché mancano ancora 2 mesi al termine della stagione. Nonostante il comunicato della scorsa estate sul rinnovo parlasse di «ultima stagione» della carriera del numero 10 – la parola fine non è stata detta, e non l’ha fatto neanche lui, quando gli è stato chiesto se fosse la sua ultima partita nelle coppe: nessuna risposta, sguardo serio, ma sarebbe stato lo stesso anche col contratto in tasca, perché in gare come questa il suo umore è lo stesso dei tifosi che lo invocano ogni volta che lo vedono alzarsi dalla panchina per fare riscaldamento. O di Florenzi scatenato in tribuna.