(C. Ugolini) – Leo è l’intellettuale, sogna di fare il giornalista ed è attento al mondo attorno a sé, Lex è un aspirante rapper con cucciolo di bull-terrier sempre appresso. Sono amici fraterni, accomunati dalla passione per la Roma e dalla stessa classe elementare. Ma ci sono anche Ugo, orfano e decadente, Vittorio aspirante attore colto, ricco ed egocentrico, i gemelli geek Michele e Gabriele fissati con ogni branca scientifica e soprattutto con Internet, la bambina fantasma Domitilla e la scorbutica Camilla. Oltre a tutta una serie di adulti inadeguati: il padre di Leo incapace di spiegare al figlio che la madre andata in Africa a studiare i gorilla non tornerà, la madre di Lex maltrattata dal compagno mentre il padre è in carcere, il papà di Ugo oppresso dalla morte della moglie e persino la maestra, la signorina Olga Cocucci demotivata e senza entusiasmo che non riesce a coinvolgere la terza E nel suo programma ormai superato. Arriva nelle sale il 3 maggio il film d’animazione East End del duo di autori Skanf e Puccio (al secolo Luca Scanferla e Giuseppe Squillaci, ex allievi di Rambaldi e da vent’anni nel settore degli effetti speciali), cartoon per adulti con protagonisti i bambini che si rifa “all’animazione alla Griffith e South Park, ma anche al Nanni Moretti di Sogni d’oro e Caro diario” spiega Puccio.
Da un disegno su un tovagliolo tre anni di cinema. E così mentre i bambini vivono una settimana nell’attesa del derby Roma – Lazio intorno a loro nel mondo succede di tutto, nel loro nuovissimo quartiere East End la speculazione e la mala politica imperano mentre nel resto del mondo il terrorista più pericoloso continua a sfuggire all’esercito americano nonostante l’utilizzo di un satellite militare supersegreto. Quando i gemellini Michele e Gabriele, per intercettare il segnale della partita, finiranno per dirottare il satellite Golia verso l’Olimpico la storia dei grandi e dei piccoli si incrocerà con risultati surreali e esilaranti. “La prima idea per il film era semplicissima: un gruppo di bambini in un quartiere periferico di Roma – spiegano i registi – Siamo partiti da un disegno di Lex e Leo fatto a cena su un tovagliolo di carta, quei bambini anche se abbelliti sono rimasti gli stessi. Ci abbiamo lavorato per tre anni, prima in modo carbonaro nel nostro studio di effetti speciali, dove il nostro contributo al cinema italiano è stato candidato a tre David di Donatello, e poi coinvolgendo tutta una serie di talenti che in modo amichevole e con grande passione si sono adoperati per realizzare il nostro progetto. Poi è arrivata la coproduzione con la Spagna ma possiamo dire che a livello di creatività questo è un film completamente italiano”.
Dal bullismo alla lotta al terrorismo. Il film affronta moltissime questioni da quelle più consuete nei film per ragazzi come il bullismo, i legami famigliari, la crescita ad altri decisamente più trasversali. “Quello che volevamo era affrontare i temi dell’attualità senza pregiudizi come capita ai ragazzini quando incontrano per la prima volta un argomento particolare. Come si può spiegare ad un bambino per esempio la convivenza di due Papi? La gag di Benedetto e Francesco coinquilini è nata dall’esperienza diretta di mio figlio che ha visto in tv con la nonna l’elezione del secondo Pontefice e mi ha fatto delle domande – dice Puccio – Io ho quattro figli di età compresa tra 3 e 9 anni, praticamente un Auditel personale. Il nostro film l’ho fatto vedere solo al figlio più grande perché il nostro è un film pensato per adolescenti o per un pubblico di adulti cresciuti a satira e video su YouTube”.
Satira e immaginario pop da Clooney a Berlusconi passando per la Merkel. Certo l’animazione satirica non è un oggetto facile da vendere e gli autori sono molto soddisfatti di aver trovato un distributore, Distribuzione Indipendente, che porta il film in 40 sale italiane anche se con il rischio del divieto ai 14 annni. “Questo tipo di film lo guardano tutti, tutti in tv si divertono con Griffith e South Park poi però c’è una sorta di paura e ritrosia a dichiararlo – dice Puccio – La satira viene considerata quasi alla stregua della pornografia, la guardo a casa di nascosto ma poi non lo dico in giro”. Angela Merkel/Darth Vader che frusta Berlusconi in completino sadomaso, sotto l’occhio vigile di Obama ma anche una serie di personaggi meno chiaramente identificabili ma che fanno parte della nostra cronaca come il corrotto costruttore di quartiere che si nasconde sotto mentite spoglie per sfuggire alla camorra o il suo avvocato colluso, ucciso dal Cavalier Bertozzi che infesta le cantine dei palazzi di East End. “Siamo romani di Roma Est, immersi in questa realtà ma abbiamo cercato di raccontare la periferia come quella di qualunque città europea dell’immaginario occidentale – spiega Puccio – Inizialmente i personaggi famosi erano neutri: il calciatore, il grande campione, un po’ alla Topolino e poi abbiamo pensato che i veri personaggi fossero meglio,Totti è un personaggio eterno come lo è Nanni Moretti che nel nostro film, dopo aver detto che la volgarità vince sempre, dice un sacco di parolacce”.
Fonte: Repubblica.it