(K. Karimi) – Le notizie lanciate oggi dal CorSport parlano di un accordo ormai trovato tra la Roma e Unai Emery, tecnico spagnolo che evidentemente farà parte della lista ‘epurati’ del PSG che rivoluzionerà settore tecnico e dirigenziale in vista della prossima estate. I giallorossi sono pronti a bloccare l’allenatore basco, che nella capitale italiana è pronto a riprendere il discorso interrotto a Siviglia con il d.s. Monchi.
Una scelta di livello internazionale, visto che il palmarés dell’allenatore classe ’71 mette in mostre ben tre Europa League consecutive vinte allenando gli andalusi. Emery, dal punto di vista strettamente tattico e strategico, potrebbe dare continuità al gioco imposto da Luciano Spalletti e dai suoi predecessori. Il mister basco è un affezionato del 4-3-3, modulo già utilizzo di recente nella capitale da allenatori come Luis Enrique, Zdenek Zeman e Rudi Garcia, ma ovviamente con peculiarità molto particolari e incisive.
Emery fin dai tempi di Siviglia non ha mai abbandonato la difesa a quattro, puntando su due terzini rapidi e di spinta e due centrali classici. Particolare la disposizione del suo centrocampo: due mediani puri e un regista offensivo abile a giocare anche da ‘falso dieci’ tra le linee. In Spagna era spesso l’attuale interista Ever Banega ad agire in questa posizione ibrida e duttile, avendo le spalle coperte da N’Zonzi e Krychowiak, mentre nel suo PSG è Marco Verratti ad agire da playmaker offensivo, alternandosi con Rabiot e Mautidi nei movimenti centrali. Insomma un 4-3-3 simile a quello già visto a Roma con Garcia, che allo stesso modo (almeno nella sua prima stagione in giallorosso) puntava su un calciatore di qualità come Pjanic per la fantasia e su due mastini come De Rossi e Strootman per fare densità in mezzo al campo.
A completare il modulo tipico di Emery ovviamente due esterni d’attacco tuttofare, magari uno più di generosità (Coke o Di Maria) e l’altro addetto alla qualità offensiva (Vitolo o Draxler/Pastore) oltre ad una prima punta che sia di movimento: Gameiro e Cavani sono prototipi ideali per il gioco offensivo del tecnico basco, ma anche il Dzeko visto nell’ultima stagione giallorossa potrebbe accontentare pienamente le sue richieste tattiche.
GGR