(K. Karimi – A. Papi) – Ecco le pagelle e i giudizi assegnati dopo il derby Roma-Lazio ai calciatori giallorossi:
Szczesny 5 – Salva la baracca in qualche occasione, ma ha sulla coscienza la ‘panzata’ sul gol di Keita che indirizza l’incontro. Per il resto si vede arrivare la banda laziale da tutte le parti senza poter fare miracoli.
Rüdiger 4 – Se non bastasse già la prestazione mediocre del derby, con l’intervento killer su Djordjevic compromette anche la sua presenza nelle prossime decisive giornate. Insufficiente su tutta la linea.
Manolas 5 – Con la velocità cerca di cavarsela, tra corse a perdifiato in marcatura e qualche salvataggio in extremis. Ma crolla nel finale lasciando sguarnita l’intera zona difensiva. Valutandolo solo per l’impostazione non supererebbe i 10 milioni.
Fazio 5 – Lento e in netta difficoltà contro la rapida ed imprevedibile verve dell’attacco laziale, replica la brutta prova del derby di Coppa Italia. I suoi limiti sono acuiti dalla differenza di passo con gli avversari di turno.
Palmieri 4 – C’è il suo zampino sui primi due gol della Lazio (Keita e Basta). La condizione è approssimativa, lo si vede anche dallo scarno contributo offensivo. Il modo in cui si fa saltare da Basta nell’azione del raddoppio è emblematica e imbarazzante.
De Rossi 5,5 – Mezzo voto in più per il rigore vincente a fine primo tempo. La sua condizione atletica è inversamente proporzionale col passare dei minuti. Lascia il posto a Totti nell’assalto vano nel finale.
Strootman 4 – L’unico episodio degno di nota della sua domenica è la clamorosa simulazione che induce Orsato a fischiare un rigore inesistente. Perde palloni a ripetizione, surclassato da Biglia, Parolo e Milinkovic. Sul terreno fertile della forza fisica è lontano parente del colosso ammirato settimane fa. Fantasma.
Salah 5 – Quanto meno prova a darsi da fare, auto-lanciandosi sulla corsia di destra. Spesso manca la lucidità nell’ultimo passaggio e nell’assist. Sue comunque le uniche due giocate di alta scuola nell’area di rigore laziale.
Nainggolan 4 – Una delle peggiori partite da quando veste la maglia della Roma, imbrigliato tatticamente e appannato fisicamente, finisce con perdersi nella gabbia totale ideata da Inzaghi.
El Shaarawy 4,5 – Parte con entusiasmo, sulla falsa riga della buona prova di Pescara. Ma dopo la gomitata di Keita sembra perdere lucidità, sbagliando stop e appoggi potenzialmente pericolosi. Inspiegabilmente però Spalletti lo lascia negli spogliatoi per inserire Peres.
Dzeko 3 – Con distacco il peggiore in campo. La sua partita è tutta negli errori sotto porta che condannano la Roma ad inseguire ed a rassegnarsi ad un’altra domenica negativa. Presenza invisibile in area di rigore, nervoso, statico. Non è il Dzeko da 25 gol visto finora. Canto del cigno?
B. Peres 3,5 – Entra in campo regalando i primi due palloni toccati alla Lazio, emblema di una prova totalmente insufficiente per 45 minuti. Il voto va diviso con chi lo continua a farlo giocare.
Perotti 4,5 – Predica nel deserto e lo trova chiuso, puntando gli avversari di turno ma non riuscendo neanche mai a conquistare un calcio d’angolo. Se lo schema è sempre quello di arrivare sulla linea di fondo per gli avversari diventa semplice trovare le contromisure.
Totti s.v. – Ci asteniamo dal voto al capitano solo perché è impensabile sperare che la classe di un quasi 41enne possa raddrizzare le sorti di una squadra in caduta libera. Ultimo derby amaro.
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All. Spalletti 3 – L’insufficienza della squadra è figlia legittima delle scelte sbagliate del suo allenatore. Per la terza volta consecutiva contro Simone Inzaghi trova le stesse difficoltà tattiche, senza riuscire ad escogitare valide contromisure. La scelta di Peres nella ripresa è no-sense, la mossa Totti è tutto sommato giusta ma non risolutiva. Il calo fisico è evidente, urge una cura di nervi e muscoli per superare indenni due prove durissime come Milan e Juventus. Secondo posto ancora traballante.
GGR