(S. Carina) Emerson out per una fastidiosa tendinite del muscolo retto femorale sinistro con associata fascite muscolare. È questa la principale novità in vista della trasferta di Bologna che negli ultimi tempi, tolto lo 0-1 di due anni fa, è stata sempre abbastanza ostica. Perché se è vero che la Roma al Dall’Ara non perde dal 2004-05 (1-3), quando i rossoblù vedono i giallorossi tendono a trasformarsi. Pareggio 2-2 nella passata stagione all’insegna dell’ex, con Destro pronto a trasformare un rigore dovuto ad un fallo di Torosidis, oggi in rossoblù, su Giaccherini. Ancora un pari, addirittura per 3-3, nel 2013: vantaggio di Florenzi, pareggio di Gilardino, poi 2-1 di Osvaldo, prima dell’uno-due Gabbiadini-Pasquato, salvato dalla rete di Tachtsidis. Spalletti fa bene dunque a non fidarsi e potendo ora preparare una gara alla settimana, difficilmente ruoterà molto sino al termine della stagione. Anche domani, con i rientranti Szczesny, Fazio e Peres (al posto di Alisson, Juan Jesus ed El Shaarawy) e Mario Rui per l’infortunato Emerson, l’unico dubbio riguarda la mediana.
Ieri De Rossi si è allenato nuovamente sul campo e per la prima volta dall’infortunio, non ha avvertito dolore. Oggi proverà il bis. Se non ci saranno ricadute, difficilmente Spalletti se ne priverà. A lasciargli spazio, in questo caso, sarebbe Paredes. Intanto Salah, dopo la delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia che si somma a quella dell’Europa League, prova a rilanciare: «Dobbiamo fare meglio e vincere a Bologna per recuperare questi 6 punti alla Juventus. Vinciamo le 8 partite che mancano e vediamo che succede. I bianconeri sono una buona squadra con tanti calciatori, contro il Napoli ne hanno cambiati 7…». Un’allusione che prelude un’ammissione, mal digerita e negata ultimamente dallo staff tecnico: «Nei match importanti eravamo un po’ stanchi perché abbiamo giocato tante partite». A contribuire anche la scarsa rotazione che Spalletti ha fatto della rosa a disposizione. La Roma, infatti, è la squadra che ha usato meno giocatori in Serie A, appena 22 (dati Opta).