(S. Carina) Se non è un match-point in ottica secondo posto, ci manca poco. Perché dopo il pareggio del Napoli con il Sassuolo, vincendo questa sera a Pescara, la Roma tornerebbe a più quattro sulla squadra di Sarri. Anzi, a più cinque considerando il punto virtuale guadagnato in virtù degli scontri diretti.
IL CALENDARIO Quando Spalletti inizia a parlare a Trigoria, ancora non può sapere dello stop azzurro. E inevitabilmente dipinge il calendario, da qui alla fine, più favorevole alla squadra di Sarri: «Abbiamo la possibilità di finire bene la stagione, nonostante il calendario del Napoli sia probabilmente un po’ più facile. Però noi siamo forti come loro e abbiamo la possibilità di fare la nostra corsa. Abbiamo avuto delle difficoltà in alcuni momenti di questo campionato, abbiamo rallentato ma non siamo mai andati indietro». E non andrà nemmeno questa sera. Allungare è possibile, il Pescara è ormai con un piede e mezzo in serie B e lo stesso Zeman, normalmente l’ultimo ad arrendersi, già sta preparando la prossima stagione nella serie cadetta. Lucio, però, non si fida. Quando ci si è scottati, come accaduto nel recente passato, anche l’acqua fredda incute timore. Sceglie quindi di dipingere la gara contro gli abruzzesi piena d’insidie: «Ce sono tanti di pericoli, perché non è che le squadre che iniziano male poi concludono malissimo. A volte ci sono risultati che uno non si aspetta. La squadra di Zeman in generale è buona, ha passato dei buoni periodi anche non facendo risultati e adesso è anche meno sbarazzina. All’andata abbiamo sofferto tanto, serve attenzione. Non vogliamo mollare un centimetro, noi teniamo duro».
IL DOMANI Soprattutto lui che non arretra di un centimetro quando gli viene chiesto del suo futuro: «Io con la società ho parlato e ho accettato di lavorare con quello che era ed è la Roma. E ci lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. Il risultato finale determinerà molto, vogliamo tenere duro fino in fondo, senza darla vinta a nessuno, a chi ci ha detto per esempio che siamo mediocri. Poi alla fine trarremo le conclusioni e non dobbiamo mollare un centimetro. E se il risultato sarà questo (il secondo posto, ndc) vorrà dire che avremo fatto tutti il nostro massimo e ci saranno i presupposti per fare un lavoro importante».
OK ALLA VAR Premesso che sarebbe interessante sapere chi, a livello mediatico, ha dato dei mediocri al tecnico e alla squadra, per una volta Lucio non dà molte indicazioni sulla formazione. Una però la si evince quando parla di Emerson: «Sembra quasi guarito, ma deve fare degli allenamenti continuativi anche se per ora siamo contenti. Possiamo avere tutto il gruppo o quasi a disposizione e questo ci permette di allenarci nel modo più corretto, lavorando sul concetto di squadra». Alla luce di queste ultime parole, l’impressione è che il brasiliano non parta dall’inizio. Ballottaggio quindi tra Mario Rui e Juan Jesus. Pochi dubbi invece sulla prossima adozione della Var: «Sono favorevole, anche se alcune situazioni rimarranno sempre dubbiose come ad esempio la forza di un contrasto. Però, in generale, sono d’accordo».