(K. Karimi) – “Il mio destino è nelle mie mani e in quelle dei miei calciatori”. Parola di Luciano Spalletti, uno degli allenatori più stimati d’Italia ma anche tra i più ambigui ed enigmatici, soprattutto riguardo al proprio destino professionale. La panchina della Roma potrebbe sfuggirgli solo per suo volere, visto che sta al tecnico di Certaldo decidere se rinnovare o meno a fine stagione.
Senza la firma Spalletti sarà libero di trovarsi una nuova squadra, magari all’estero per tentare nuove avventure lontano dalle pressioni italiane. Ma la priorità della Roma, come filtra da Trigoria, è di trattenere l’allenatore scelto a gennaio 2015 per sostituire Rudi Garcia. La società attende la fine della stagione o per lo meno il raggiungimento aritmetico dell’unico vero obiettivo rimasto, il secondo posto in classifica, dopo di che tenterà di convincerlo con un’ipotesi di rinnovo, vista la stima nutrita da Pallotta e compagnia nei confronti di Spalletti.
Ma nel frattempo non si possono evitare i discorsi che portano alla scelta di un’eventuale nuovo allenatore per la Roma stagione 2017-2018. La possibilità di vedere Spalletti lontano da Trigoria è concreta, dunque la dirigenza sta iniziando a sondare il terreno per non farsi trovare impreparata. Tanti i nomi che si fanno per la panchina, da Montella a Emery passando per Sampaoli o il meno prestigioso Gasperini. Eppure la vera tentazione si chiama Maurizio Sarri: il vulcanico mister del Napoli è il nome nuovo che però metterebbe tutti d’accordo a Trigoria: ama il bel gioco, ha carattere da vendere, sa lavorare con i giovani e con i ‘big’ allo stesso modo. Inoltre piace a Franco Baldini e potrebbe pure avere un buon feeling con il nuovo d.s. Monchi, che ama i tecnici dal carattere focoso ma pronti a sposare progetti tecnici a lungo raggio. Ad oggi Sarri è solo un’ipotesi eterea, ma se il suo rapporto con il Napoli a giugno dovesse deteriorarsi potrebbe spuntare seriamente la chance giallorossa.
GGR