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Assemblea degli Azionisti, approvato l’ordine del giorno. Gandini: “Pensiamo di giocare nel nostro stadio nel 2021”. Baldissoni: “Champions fondamentale, puntiamo alla competitività”

Questo pomeriggio alle ore 15.00 si terrà l’Assemblea degli Azionisti dell’A.S. Roma. All’evento, che si svolge in una sala all’interno del Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, prendono parte il direttore generale giallorosso Mauro Baldissoni e l’amministratore delegato Umberto Gandini. L’argomento all’ordine del giorno, comunicato dal club, è:

1) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti.

Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, chiamata a deliberare in ordine ai provvedimenti di cui all’art. 2446 cod. civ., di assumere la seguente deliberazione:

“L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di A.S. Roma S.p.A.:

– preso atto della situazione patrimoniale della Società alla data del 31 dicembre 2016 che chiude con una perdita di Euro 48,710,728.95, tale da far ricadere la stessa nella fattispecie prevista dall’art. 2446 del Codice Civile;
– preso atto della Relazione ex art. 2446 del Codice Civile e art. 74 del Regolamento Consob n. 11971/99 predisposta dagli Amministratori e depositata;
– tenuto conto delle osservazioni svolte dagli Amministratori nella suddetta Relazione;
– tenuto conto delle osservazioni del Collegio Sindacale rese ai sensi dell’art. 2446 Codice Civile;
delibera

– di rinviare all’Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 l’eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall’art. 2446 comma 2 del Codice Civile.”.
Si precisa che laddove le condizioni di risanamento non si realizzassero il Consiglio di Amministrazione si attiverà, senza indugio, al fine di convocare l’Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria per assumere prontamente i provvedimenti ex art. 2446 cod. civ. che allo stato, per tutte le valutazioni di opportunità illustrate nella presente Relazione, si è ritenuto di poter posticipare.

Ore 15.16 – Inizia l’Assemblea. Presenti anche la consigliere Navarra, Claudia Cattanei (collegio sindacale), Luca Amato (notaio) e il consigliere Cambareri. Presenti 28 persone che hanno diritto al voto, l’82,04% del capitale della società.

Ore 15.35 – Gandini spiega la diminuzione dei ricavi: “La partecipazione all’Europa League, meno redditizia rispetto alla Champions, lo stipendio dei tesserati tra cui pesano gli incentivi alla risoluzione dei contratti o alla cessione a titolo temporaneo e le minori plusvalenze rispetto all’anno precedente”.

Sullo Stadio della Roma: “Gli impegni finanziari per il nuovo stadio della Roma sono a carico interamente della società costituita appositamente per la costruzione e la gestione dello stadio, società controllata dalla Neep Roma Holding. La riduzione delle cubature non ha impatto alcuno sull’intero iter dello stadio della Roma”.

Ore 16.00 – La parola passa agli azionisti. Ecco i loro interventi.

Franco Angeletti:
“Mi permetto di ringraziare il direttore Gandini per farci entrare nel parcheggio, ha mantenuto la parola. Ora dobbiamo parlare dell’ordine del giorno, c’è molto doloroso. Questa società ha mantenuto la continuità aziendale, ma non c’è stato il salto di qualità. Dobbiamo sempre vendere i nostri prezzi pregiati per prendere qualcuno. Ormai si punta soltanto alle plusvalenze e così non si vincono i trofei. Ora ci sono anche da pagare 40 milioni per i riscatti di alcuni giocatori. Tra cui poi c’è Perotti che verrà pagato nel 2018. Incidono molto poi anche i prestiti di Doumbia e Iturbe. Non capisco perché Iago Falque è stato venduto a soli 5 milioni quando noi l’abbiamo pagato 10. Qua escono soltanto soldi, mentre alla Juve entrano. L’allenatore e il d.s. chi saranno? Poi non ho capito bene perché abbiamo dovuto dare 1 milione di euro alla Fiorentina. L’attualità non mi sembra entusiasmante e il futuro è pieno di incognite. Io mi aspetto dei numeri importanti in futuro. Per noi incalliti tifosi i patimenti hanno i secoli contati”.

Walter Campanile: “Vado fuori tema. Questione stadio: dal 2014 è stato fatto un prospetto alla Consob ed è l’unico documento che lega la Roma al progetto. Noi abbiamo avanzato via mail dal 2015 chiedendo delucidazioni in tal senso. Il rapporto tra ASRoma e la società proprietaria dovrà essere regolato da uno specifico documento che, al momento, non esiste. Quali sono i dettagli sui futuri guadagni che avrà la Roma? Va bene alla Roma quanto proposto da Eurnova nell’allegato C? Chiedo all’AS Roma un impegno: dal 2014 lo stadio è stato presentato a tutti, tranne agli azionisti della Roma. Sarebbe opportuno dirci in quale modo si intendano stabilizzare i ricavi della Roma tramite il progetto stadio”.

Fabio Palma: “Vorrei fare alcune semplici osservazioni: il capitale della Roma è insufficiente. Una società che viaggia su un fatturato sui 200 milioni e ha 59 milioni di capitale sociale si trova in difficoltà. Sarebbe stato possibile alzare il capitale a 100 milioni ma non è stato fatto. Si rimanderà tutto all’approvazione del prossimo bilancio. Si venderanno quei pochi giocatori vendibili e si proseguirà così. Mi permetto di ricordare al nostro brillante direttore generale di guardare in casa nostra, più che a parlare solo di stadio. Qui si coccolano i giocatori, cosa che alla Juventus non accade. Giocatori che fanno visite mediche con un altro club e poi decidono di non andare più. Solo da noi i giocatori comandano? Gli allenatori comandano? Inutile pagare ingaggi stratosferici se non possiamo permettercelo. Forse è ora di chiudere un passato glorioso, finiamola con Totti e De Rossi. Rappresentano un problema, un ostacolo. Si è detto di lavorare sui giovani, evitiamo allora di confermare un allenatore che per tutto l’anno ha detto di voler vincere. Se la società dovesse mantenerlo non ci farebbe una bella figura. Non so quanti dirigenti abbiamo cambiato preposti alla ricerca di uno sponsor. Possibile nessuno ci sia riuscito? Non impariamo dagli errori. Si svendono e si regalano giocatori del vivaio perché gli allenatori non hanno il coraggio, gli attributi di schierare i 18enni. La Roma è andata avanti con una rosa di 22 giocatori quest’anno, si poteva arrivare alla fase cruciale della stagione non cotti, né troppo stressati. Non continuiamo a fare sempre gli stessi errori. Caro Baldissoni, so di essere fastidioso. Unicredit con noi applica dei tassi quasi da usura. Tanto ve ne fregate, gli azionisti di minoranza non sono mai stati una risorsa. Sullo stadio: non c’è bisogno di fare operazioni complicate, la Roma con un contratto di leasing vedrebbe decollare il valore patrimoniale”.

Mario Staderini: “Pallotta il 22 febbraio via Twitter aveva detto di aspettarsi un esito positivo sullo stadio, altrimenti sarebbe stata una catastrofe per la Roma. Il soggetto proponente non sarà la Roma, lo sappiamo. Il progetto stadio ha visto la Roma mettere il brand, di mettere legalmente che lo utilizzerà e di anticipare le prime spese. Il nome stadio della Roma è una bella proposta mediatica. Il progetto è stato bocciato, la Roma chiederà il risarcimento del danno alla società che ha scelto la location di Tor di Valle e anche ai proponenti che hanno preparato un progetto che è stato bocciato? Quali saranno le conseguenze della bocciatura e cosa intendeva Pallotta quando ha detto che sarebbe stata una catastrofe per la Roma la bocciatura del progetto stadio? È vero che l’accordo di maggio 2014 per lo stadio è stato firmato da Zanzi prima ancora che diventasse CEO? È vero che quell’accordo ora non vale più, dopo la bocciatura dell’accordo? Se ci dovesse essere un nuovo progetto ci sarà anche un nuovo accordo con Eurnova? Per fare le opere pubbliche previste nell’accordo con la Raggi ci vogliono almeno 4 anni e, visto che le opere pubbliche devono essere realizzate contestualmente allo stadio, come si fa a dire che l’impianto sarà aperto in due anni? Chiedo alla Roma di prendere in esame progetti alternativi. La Roma sia attenta a distinguere i ruoli tra gli interessi della Roma e la società che vorrebbe costruire lo stadio. Direttore Baldissoni ha accordi economici con la società proponente?”.

Ore 17.04 – Prende la parola Mauro Baldissoni per rispondere agli azionisti:

“Andiamo in ordine sparso cercando di rispondere a tutti. Credo che sia più utile fare un discorso generico. Facendo una brave cronistoria delle finanze della società in quest’anno siamo arrivati ad un bilancio di ricavi di 220 milioni con soli 14 milioni di perdite. Questi sono degli indici chiari di una crescita finanziaria. Il bilancio poi è tornato ad essere positivo. Il patrimonio è arrivato a oltre 130 milioni. Importanti sono state le molte plusvalenze attuate in questi anni. La scelta è stata quella a provvedere ad un risanamento finanziario ma anche a come farlo. Si potevano ridurre i costi di gestione che avrebbe però determinato la competitività della squadra. E’ stato fatto questo percorso che ha mantenuto alta la competitività e i ricavi a lungo raggio saranno sicuramente migliori. Questo sottolinea un contrasto rispetto a quello che avete detto voi azionisti. Il calcio è un’industria economica. I giocatori migliori che ti fanno raggiungere dei risultati ma costano ovviamente di più. La scelta è stata quella quindi di mantenere o aumentare la competitività. Ieri è stato raggiunto un record storico di media punti: sarà la stagione della Roma con più punti fatti. Era un percorso stretto, ma questa è una scelta che ha portato di non vendere nessuno quest’estate. Anche se ci sono state delle perdite nell’ultima semestrale. Abbiamo fatto questo perché si riteneva necessario raggiungere la Champions League, visto che solo dall’anno prossimo ci si qualificherà ai gironi grazie al piazzamento tra i primi 4 posti. Il capitale non è sceso a 59 milioni, ma anzi è salito a 59 dai 19 di base. Gli 86 milioni versati non andranno restituiti. Ripeto che chi investe nella Roma ha fatto queste scelte per rimanere sempre alta la competitività. Noi vogliamo ridurre dei costi, ci proveremo. Ma il nostro obiettivo principale è quello di aumentare la competitività. Qualificarsi alla Champions League aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze attuali. La ricerca dello sponsor è in corso. Stiamo cercando un partner ai nostri livelli, non abbiamo preso uno sponsor poverissimo perché sarebbe stato inutile. Brevemente parlo del mercato. Unicredit non è il finanziatore principale, non ha niente a che vedere con il tasso di interesse. I nostri finanziatori sono esteri. Parliamo anche dello stadio cercando di chiarire tutto. Non esiste una società di Pallotta. Siamo andati a giocare a Lione e abbiamo fatto i complimenti per lo stadio. La loro struttura società è uguale alla nostra e a quella dello stadio. C’è una holding che gestisce le finanze dello stadio. Potrei far esempio anche di industrie elettriche che hanno un società di supporto che aiuta la costruzione. Spero di aver tranquillizzato l’azionista Staderini. Il tema dello stadio prevederà che tra Roma e la società ci siamo un accordo sui ricavi, che rimarranno alla società fino al risanamento dei debiti. Questa società non è di Pallotta, l’accordo quindi non c’è. Non siamo ancora entrati nella fase della costruzione e quindi non ci sono gli elementi per trovare questo accordo. Non è vero che la conferenza dei servizi si è chiusa con la bocciatura definitiva del progetto. Il progetto è stato rivisitato. Sono in corso nuovi passaggi sia tecnici che amministrativi. In questi passaggi la Regione ha avviato la chiusura del vecchio progetto. Come noi pensiamo si andrà alla sostituzione del progetto con uno nuovo. Non capisco perché non vi piaccia il sito della Regione e di Tor di Valle, chiarisce tutto in maniera dettagliata. La Roma ed Eurnova hanno scelto Tor di Valle insieme al Comune e la zona è assolutamente idonea. Non ci sarà nessuna catastrofe, lo stadio si costruirà. Pallotta ha parlato di catastrofe perché si riferiva anche alla possibile appetibilità di investitori esteri nella città di Roma e in Italia, perché se questa procedura falliva mostrava grandi lacune. I fatti hanno dimostrato che le istituzioni pubbliche che il sistema in Italia funziona e le autorità stanno lavorando cercando di non danneggiare chi vuole investire nel nostro paese. Zanzi poi è stato eletto a.d. molti mesi prima dell’accordo con il Comune, lui non fa parte di questo accordo visto che è stato nominato nel 2013. Spero di aver chiarito tutti i passaggi”.

Ore 17.35 – Walter Campanile replica: “Capisco tutto, ma nell’unico documento che abbiamo si legge chiaramente che la Roma è estranea al progetto stadio Tor di Valle. Come si fa a tutelare gli azionisti con degli investimenti estranei a Trigoria. Bisogna essere chiari. Lei dice una cosa che i suoi documenti non affermano, anzi. La proprietà è una cosa e la Roma è un’altra. Non capisce poi se nell’allegato C i punti vadano bene alla Roma. Poi quando saranno trovati questi accordi si farà un evento per noi azionisti?”. Risponde Baldissoni: “L’azienda di Tor di Valle è la stessa di quella della Roma. Poi si valuterà la mossa più utile economicamente parlando per la società. Infine quando avremo trovato tutti gli accordi saremo lieti di invitarvi tutti quanti per farvi vedere tutto”.

Ore 17.39 – Fabio Palma replica: “Spero proprio che lo stadio della Roma sia veramente tutto della Roma. Poi intorno allo stadio io avrei costruito una città dello sport. Il capitale è ancora del tutto insufficiente e avrei voluto uno straccetto di un bilancio finanziario. Se tutto fosse più chiaro e trasparente tutti saremmo più contenti e sereni. Anche i tifosi sarebbero tranquilli quando intervengono nelle pessime radio romane. Ora siamo secondi e cerchiamo di vivere più serenamente tutta questa situazione”.

Ore 17.45 – Staderini replica: “La catastrofe di Pallotta era per la Roma e non in generale, potete controllare il tweet della Roma con le sue parole. La mia domanda finale è questa: l’accordo per lo stadio non è risolto giusto? Non capisco infine perché non avete chiesto i tempi per trovare questo accordo”. Gandini risponde: “L’accordo per lo stadio è in corso. Non facciamo gli indovini, ma siamo ottimisti di giocare nel nostro stadio nella stagione 2020-21”.

Ore 17.50 – Votano 28 partecipanti su 28 con il 99,94% favorevoli, contrari solo 10 azioni 0,0000003%. L’ordine del giorno viene approvato.

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