(D.Luciani) – Ancora una vittoria amara per la Roma che con sano masochismo regala la finale alla Lazio. La doppietta di Salah scrive 3-2 sul tabellino ma pesano come macigni le due reti di Milinkovic Savic ed Immobile. Sempre loro, come all’andata. Inzaghi perde il derby ma si prende la finale. Una sola azione nel primo tempo, un cross su cui Manolas duella con Immobile. Il pallone resta lì, Immobile trova la respinta di Alisson su cui Milinkovic non sbaglia, mettendo in discesa la gara, 0-1.
Partita tutta attacco (Roma) contro difesa (Lazio). Novantesei minuti di possesso palla, cross, tiri. Sarebbero bastati 90 secondi alla Roma per cambiare totalmente volto a questa partita ma Dzeko, in versione passata stagione, si emoziona davanti a Strakosha e mette fuori il primo di un’infinita di ottimi traversoni di Emerson. La vivacità di El Shaarawy riaccende la sfida prima dell’intervallo: il Faraone fa 1-1 ed è nettamente il migliore in campo dei giallorossi.
Molto bene nel primo tempo anche Juan Jesus, schierato al posto di Fazio: il brasiliano era stato sempre aggressivo con i tempi giusti a metà campo sui tentativi di ripartenza di Felipe Anderson e Immobile. Ad inizio ripresa però Spalletti decide di ripresentare Rudiger centrale e Peres esterno. Sarà un ecatombe per la difesa romanista, infilata tre volte in quattro minuti da Immobile. Al terzo tentativo, partito in posizione dubbia davanti alla metà campo, il centravanti impallina Alisson, 1-2.
Dall’altra parte il cambio Hoedt-De Vrij non produce sconquassi, fase difensiva sempre molto bassa e raddoppi costanti su Dzeko che ci mette anche del suo nel nascondersi bene. Al 65′ El Shaarawy trova un altro fantastico guizzo, Strakosha devia sul palo ma sulla respinta stavolta è Salah ad arrivare per primo, 2-2.
L’egiziano segnerà anche la doppietta nel finale, salvando una prestazione nel complesso insufficiente. Spalletti si gioca Perotti negli ultimi venti minuti e Totti nei dieci finali ma arrivano solo cross belli quanto improduttivi data la serata di Dzeko. L’unico acuto del bosniaco arriva appena entra Totti con una buona sponda per Salah, ma Strakosha – prima di compiere la papera del 3-2 – è prodigioso nel riflesso di piede.
L’ennesima vittoria amara taglia fuori la Roma dal secondo obiettivo stagionale: ora resta solo il campionato, con la rincorsa sulla Juve e la distanza da mantenere sul Napoli. Perché il secondo posto è l’ultimo traguardo per non dichiarare fallimentare un’altra stagione iniziata con prospettive più elevate. L’ennesima a cui manca sempre un centesimo per fare un euro…