(U.Trani) – I riflettori dell’Olimpico, alle ore 20,45, si accendono per il 3°derby della stagione. Senza sminuire i 2 che l’hanno preceduto e il prossimo del 30 aprile in campionato, questo è l’unico che conta. In palio c’è la stagione e non, come è spesso accaduto in passato, solo il primato sul territorio e dentro il GRA. Perché la Partita, essendo la semifinale di ritorno di Coppa Italia, porta direttamente al 2 giugno, ultima tappa per aggiudicarsi il trofeo. È, insomma, la notte della verità. Bellissima e a prescindere da come andrà a finire. Proprio per il valore e il significato del match. E per l’emozione e l’intensità che lo renderanno unico nel suo genere. Con la Roma che cerca la rimonta dopo lo 0-2 del 1°marzo e la Lazio che deve difendere quel vantaggio. Spalletti, proprio per il punteggio dell’andata, vede giustamente favorito il collega Inzaghi. Che, però, non si fida e fa bene a ricordare che, fin qui, siamo ancora al primo tempo. Manca il secondo, quello cruciale. E ancora da vivere, per i protagonisti giallorossi e biancocelesti, fino all’ultimo respiro dei tempi regolamentari o anche più in là, visto che non si possono escludere i supplementari o addirittura i rigori. Provati, alla vigilia, solo a Trigoria.
STESSO COPIONE – Inzaghi preparò bene la trappola all’andata. Si specchiò nel collega e il 3-4-2-1 diventò la mossa vincente. Anche perché Spalletti cambiò tardi il sistema di gioco e non riuscì a riaprire la prima semifinale. Così, ancora con Paredes regista se De Rossi non recupera (allenamento completo in gruppo, per non saltare il 2° derby di fila, ma ancora dolorante: nel pomeriggio la decisione), potrebbe ripartire da quella modifica in corsa, cioè dal 4-2-3-1, con Ruediger ed Emerson terzini, con Juan Jesus forse titolare al posto di Fazio e con Salah ed El Shaarawy esterni offensivi. Anche perché la Lazio, con Lulic mezzala a sostituire lo squalificato Parolo, non è certo chiamata a stravolgere l’assetto del 1° marzo. Al massimo partirà con il 3-5-1-1, abbassando Milinkovic e con Bastos in vantaggio su Radu per il ruolo di centrale difensivo sinistro. E lascerà ancora l’iniziativa alla Roma, per provare poi a colpirla con le ripartenze di Immobile e Felipe Anderson. La traccia biancoceleste è scritta, pressing e contropiede; quella giallorossa rivisitata, per ritrovare l’equilibrio saltato all’andata.
fonte: Il Messaggero