(S.Carina) – Paradossalmente l’obiettivo del secondo posto, priorità per il club in ottica programmazione-futura, rimane sullo sfondo. L’anomala situazione di Luciano Spalletti, in scadenza a giugno, catalizza infatti l’attenzione mediatica. E i discorsi sul suo successore ne sono la conseguenza. Le parole di sabato, dopo il pareggio contro l’Atalanta, sono sembrate un testamento sportivo: «La classifica è sotto gli occhi di tutti e se la si guarda, ci si rende conto che la Juventus è forte e lo sta dimostrando. A Roma ho trovato la possibilità di lavorare e ce l’ho messa tutta. Poi si starà a vedere quello che sarà l’esito finale. Il risultato non è buonissimo, perché siamo usciti da entrambe le competizioni di coppa ma nemmeno da buttare via. Se c’è la qualità e non si vince, qualcuno deve prendersi le responsabilità».
BINOMIO PERFETTO – Emery, considerando la situazione di Sarri, è la prima scelta ed è il favorito secondo i bookmakers che lo quotano molto basso, addirittura a 1,30. A Roma ritroverebbe Monchi con il quale ha fatto le fortune del Siviglia negli ultimi anni, vincendo tre Europa League consecutive. Iniziare per il ds spagnolo, in un contesto comunque nuovo, con un uomo che gode della sua massima fiducia, potrebbe rivelarsi fondamentale. Avendo però il contratto che lo lega sino al 2018, tutto dipende da cosa deciderà di fare il Psg che attende l’epilogo della stagione per prendere una decisione. Nelle ultime ore, a chi gli chiedeva del suo futuro, l’allenatore spagnolo ha risposto in modo sibillino: «Il club pensa e lavora al futuro, l’allenatore guarda al presente». Presente che per la Roma vuol dire Pescara, tappa di avvicinamento al trittico di gare (Lazio, Milan e Juventus) che deciderà la corsa al secondo posto. E forse, indirizzerà anche la scelta del sostituto di Spalletti.
fonte: Tuttosport