(S. Carina) – Cinquattotto punti di differenza 61, se si considera lo 0-3 a tavolino del Pescara sul Sassuolo non sono lì per caso. E al netto delle parole odierne di Spalletti che vorrà mettere la squadra in guardia da possibili sorprese, se la Roma è decisa a mantenere il secondo posto quella di domani deve essere una formalità. Anche perché gli abruzzesi sono con un piede e mezzo in serie B e nemmeno Zeman, ormai sembra credere più nel miracolo. Tecnico boemo che invece ha le idee chiare su cosa manca alla Roma per competere sino alla fine per lo scudetto: «Il problema non è Spalletti, è l’organizzazione societaria, il progetto – ha spiegato ai microfoni di Mediaset – Se guardiamo la rosa di cinque anni fa della Juventus, sono rimasti 12 o 13 giocatori, mentre della Roma 2 o 3. Questo perché se la Juve vende, lo fa per comprare qualcuno di più forte mentre se lo fa la Roma, è per necessità».
DZEKO A CACCIA DI RECORD – Proprio per evitare che oltre a Manolas, designato da tempo a partire in ottica bilancio, possa esserci il sacrificio di qualche altro pezzo, arrivare secondi è fondamentale. Aspettando il tour de force (Lazio, Milan e Juventus) che avrà il via col derby, domani Spallettirecupera sia Rudiger che Emerson. Ieri i due difensori, dopo la giornata di venerdì concessa di riposo al gruppo, si sono riaggregati alla squadra e si candidano così per un posto da titolare. Se il tecnico non vorrà rischiare il brasiliano, ballottaggio sulla sinistra tra Juan Jesus e Mario Rui per sostituirlo. Per il resto spazio alla formazione che ha pareggiato contro l’Atalanta con Dzeko alla ricerca del gol numero 26 in campionato che eguaglierebbe il primato giallorosso di Totti nel 2006-07. Senza considerare che una rete porterebbe il bosniaco a quota 36 reti in stagione, a -2 da Nordhal, Angelillo, Cavani e Higuain che detengono attualmente il record nella storia della Serie A ad aver segnato di più in una stagione.
Fonte: il messaggero