Baldini sta utilizzando il suo network di contatti per l’allenatore, visto che la posizione di Spalletti è stata minata da errori gestionali e comunicazionali che il club avrebbe voluto non ci fossero.
Tra questi, la querelle prima calda e poi fredda con Totti, anche lui «precario» in attesa di sciogliere il dubbio più grande: giocare ancora o smettere? In caso di permanenza di Spalletti, ovviamente, l’addio sarebbe sicuro. Ciò che ha sorpreso a Trigoria, fra l’altro, è stata la sortita del tecnico a favore del rinnovo del contratto di De Rossi quando la scorsa stagione su Totti diceva: «È una cosa che riguarda la società, non voglio entrarci». Due pesi e due misure? Al momento, comunque, la dirigenza ha proposto all’azzurro un anno di rinnovo mentre il vice capitano ne vorrebbe due.
Per gli altri rinnovi bisognerà attendere l’esito della lotta per il secondo posto, che vale l’accesso diretto alla Champions League e al relativo tesoretto scacciaguai. Nell’ultima semestrale di bilancio il «rosso» era di 53,4 milioni. A meno che – ipotesi di scuola – Pallotta non decida di utilizzare i 70 milioni versati in conto aumento capitale per coprire le perdite. Morale: fra allenatore da scegliere (o confermare) e offerte da valutare (piace in Inghilterra anche Salah), perché correre adesso (caso Strootman a parte)?
fonte: M.Cecchini – La Gazzetta dello Sport