Qualcuno se la immaginava già come un passaggio di consegne, con quello che va (Spalletti) che proprio ieri è sembrato mettere quasi la parola fine sulla sua seconda avventura giallorossa e quello che viene (Gasperini) che declina gentilmente l’invito.
Spalletti quasi remissivo nel dopopartita: «A Roma ho trovato la possibilità di lavorare e ce l’ho messa tutta, poi si vedrà il risultato finale – dice –. Il risultato non è buonissimo, perché siamo usciti da tutte le coppe. Ma nemmeno da buttare via. Ma ripeto, questa squadra ha qualità e alla fine qualcuno dovrà anche prendersi delle responsabilità. Questi sono due punti persi, forse anche il fatto di cambiare spesso modulo non ci aiuta. La Juve è forte e lo sta dimostrando. Il secondo posto per noi è importantissimo, ora dobbiamo tirare fuori il carattere. Dovremo essere perfetti, anche perché il Napoligioca un calcio eccezionale ed ha equilibrio».
E per la successione al tecnico toscano la Roma ha già sondato in un paio di occasioni Gasperini: «Ne sarei lusingato, la Roma è una grande squadra – dice il tecnico dell’Atalanta –. Ma dopo l’Inter mi sono ripromesso di non essere mai una seconda, terza o quarta scelta. Vieni solo se non viene questo o quell’altro. Con l’Atalanta c’è un rapporto di fiducia, qui c’è la possibilità di continuare un progetto e spero di prolungare il rapporto».
Fonte: gazzetta dello sport