L’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul progetto del nuovo Stadio della Roma. Queste le sue parole:
A che punto siamo?
Noi stiamo procedendo secondo i tempi che ci siamo dati. Il proponente ha proposto la nuova ipotesi che in parte risponde alle richieste che erano state fatte durante la conferenza dei servizi, in parte risponde al quadro esigenziale che è stato esposto nella nostra delibera. Il progetto è stato presentato qualche giorno fa, abbiamo già iniziato a prendere visione, a verificare con gli uffici che sia tutto presente e siano state soddisfatte tutte le richieste. Il progetto in gran parte è completo, nell’insieme speriamo prestissimo che questa fase di verifica iniziale si posso dire superata e al più presto si possa ridefinire l’interesse pubblico dell’intervento. In primo luogo con una memoria nella quale rimettiamo insieme tutte le parti e diamo mandato agli uffici di scrivere la delibera con la quale si ridefinirà l’interesse pubblico.
Perchè la memoria?
Dobbiamo prendere atto che quello che era scritto nella delibera 48 è rispettato e diamo mandato agli uffici di preparare la delibera. Questo è un passaggio che noi riteniamo chiarificatore: la giunta prende atto e da mandato all’Assemblea capitolino, non è un passaggio che provoca lungaggini. Noi siamo intenzionati fin da subito ad aprire quelli che saranno i tavoli di confronto necessari per mantenerci nei tempi che siamo dati. Le cose si fanno tutti insieme e non ognuno chiuso nel proprio ufficio.
La dead line che ha dato la Regione (15 giugno) non coincide con la vostra (30 giugno)…
Con la Regione parliamo, non procediamo a compartimenti stagni, la data della Regione era dovuta anche alla fine del procedimento del vincolo legato sull’edificio preesistente nell’area di Tor di Valle. Noi faremo di tutto per essere pronti anche per quella data, in quella data si riapre la discussione e noi ci auguriamo di avere già la delibera instradata. Il 30 deriva dal fatto che nella delibera di Giunta c’era scritto il termine di 90 giorni e i 90 giorni scadono il 30 giugno. Però, insomma, siamo allineati.
C’è il rischio che il procedimento ricominci da capo?
Abbiamo scelto questa procedura perché siamo convinti che il progetto che i proponenti hanno presentato ci permetta di stare nei tempi. Sull’Urbanistica tutti hanno interesse a collaborare, sul progetto ci confrontiamo senza paura. Abbiamo già organizzato provvedimenti interni, se ci saranno modifiche da fare le faremo e andremo avanti.
Chi pagherà il ponte sul Tevere?
Una delle ragioni che ci ha portato alla verifica del progetto è l’approvazione da parte del Comune della realizzazione del ponte dei Congressi. E’ un’opera che serve alla città, è in una zona delicata che raccoglie diversi flussi di traffico. Questo stadio e questo quadrante sono molto complessi, che vedono flussi di gente che arrivano da Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa, Ladispoli. Poi c’è tutta la parte del mare di Roma. Si farà solo un ponte. All’inizio il ponte dei Congressi non doveva essere fatto, poi dopo diversi valutazioni abbiamo capito che questo ponte sarà sufficiente. Vorrei rassicurare tutti che abbiamo inserito nella delibera le opere previste. Il ponte pedonale, la stazione di Tor di Valle, resteranno. Saranno infrastrutture solo un po’ meno ingombranti. La viabilità sarà migliorata nel tratto che va da Raccordo al nodo Marconi.
Prima pietra quando?
Non posso impegnarmi su questo, spero il prima possibile. Sono un architetto, i cantieri per me vanno aperti, a patto che rispettino la città. Ci stiamo muovendo in questo spirito, se tutti guardiamo a questa fase con fiducia, la prima pietra arriverà rapidamente.
Con Berdini la dialettica non era così conciliante. Adesso c’è una visione più vicina allo stadio?
Io non ho intenzione di parlare dell’operato di Berdini. Quando sono arrivato io si è dato un’indirizzo politico chiaro. Nella giunta lavoriamo con armonia su quest’indirizzo, con incontri ravvicinati, al tavolo con l’assessore Meleo. Mi trovo bene in questo team di lavoro.
Fonte: Radio Radio