Maria Sensi, vedova dell’ex presidente della Roma Franco Sensi, ha parlato della vicenda di capitan Totti:
“Il problema di questa vicenda è solo la società, Totti ha ragione al 100%. Hanno provato a farlo fuori con il primo allenatore, poi con il secondo e infine con Spalletti. Ma senza un presidente che prende decisioni tutto questo non si può fare – il suo intervento -. Con Giannini mio marito non ci pensò due volte quando fu il momento di mandarlo via. Totti doveva smettere lo scorso anno e la società non se l’è sentita. Il presidente avrebbe dovuto dirgli: “Caro Francesco, grazie per averci mandato in Champions League, ma non possiamo rinnovarti il contratto”. Il presidente deve prendersi delle responsabilità, l’allenatore deve pensare alla squadra e il presidente alla società, questa questione non doveva essere risolta da Spalletti. Pallotta doveva essere il primo a pensare che Totti gli avrebbe creato dei problemi. L’ultima volta che il presidente è venuto a Roma non ha nemmeno incontrato Totti e forse Spalletti si aspettava un colloquio. Non c’è chiarezza in questa società e mi dispiace dirlo perché ci soffro da morire”.
“Mi aspettavo un anno così per Francesco- prosegue la Sensi – Non si tratta così un giocatore, Spallettinon ha retto più la situazione. Perché poi farlo entrare quando la Roma perde negli ultimi minuti? E poi ci sono state certe partite… Con il Palermo non avrebbe potuto giocare, magari facendo 90 minuti? Il contratto da dirigente di 6 anni gli era stato fatto proprio per rispettare il giocatore per ciò che aveva dato alla Roma in tutti questi anni. Non vuole smettere nemmeno quest’anno? Non è vero. Se Francesco non va via dalla Roma è perché non vuole deludere suo figlio”.
Fonte: Radio Radio