(K. Karimi – A. Papi) – Ecco le pagelle assegnate dalla redazione GGR ai calciatori della Roma dopo il match odierno al Bentegodi di Verona per la 37a giornata contro il Chievo:
Szczesny 6: Nonostante abbia raccolto tre volte il pallone in fondo al sacco, non è responsabile in misura considerevole. Bello il gesto di stizza al secondo centro di Inglese, tanto per sottolineare la mentalità vincente di chi non ci sta a rovinare le statistiche.
Rudiger 6: Partita vinta, cinque goal fatti, successo esterno e secondo posto ipotecato, ma la concentrazione non è un optional. Bene nell’adattarsi al ruolo di terzino, dando anche parvenze di spinta verso il fondo, ma troppe disattenzioni su Gobbi, Inglese, Castro e company. Crescendo in questi piccoli particolari si diventa campioni.
Manolas 5: Il discorso fatto per il centrale tedesco va moltiplicato all’ennesima potenza per lui. C’è la sensazione più che velata che da qualche mese a questa parte abbia tirato i remi in barca, giocando a “mezzo gas”. Sempre in ritardo nella marcatura, quasi mai vincente nei duelli aerei e tatticamente rivedibile. Meno male che oggi bastava anche nella versione SHOCK.
Fazio 6: Rispetto agli altri colleghi almeno tiene la spina dell’attenzione attaccata. Sbaglia anche lui sul momentaneo 1-0, salvo poi innescare El Shaarawy con una “capocciata-assist” che lancia il faraone per il pari. Dopo una lunga fase di appannamento sembra in migliori condizioni fisiche, ma chi gli sta intorno di certo oggi non l’aiuta.
Emerson 6: Per essere l’ultimo degli arrivati tra il “banco dei titolari” si esprime con buona personalità e discreta esperienza. Rispetto alle scorribande di Gobbi sulla sinistra, gli avversari del suo lato hanno un valido oppositore. A volte poco assistito in fase di ripiegamento da Salah, deve cavarsela da solo, badando alla sostanza. Tutto sommato ci riesce. “Io speriamo che me la cavo”…
De Rossi 6,5: Sull’onda dei tre goal consecutivi messi a segno con Lazio, Milan e Juve, si prende le giuste responsabilità in mediana cercando di svegliare i compagni dopo le difficoltà iniziali. Bravo ad imbucare diverse volte per Dzeko, non sempre vede ripagati i suoi sforzi. Il momento migliore della sua stagione è coinciso con lo sprint finale. Meglio così…
Paredes 6,5: Il gioco ragionato che la Roma prova a proporre per larga parte dei 90′ si adatta bene alle sue caratteristiche. Le palle inattive sono finalmente tornate ad essere ben gestite con il suo calcio pulito. Manca forse un pizzico di coraggio in più per avvicinarsi con convinzione alla porta avversaria. Con quel destro che si ritrova almeno un paio di occasioni a partita deve crearle…
Strootman 6,5: Fisicamente giù. Tatticamente su. Molto positivo nel leggere gli spazi da coprire nel momento del bisogno e a sacrificarsi in copertura sulla corsia mancina. Molto meno bene quando deve sostituire Nainggolan nella posizione del trequartista. Pedina pesante.
El Shaarawy 8: Corre, rincorre, svaria e segna. Due reti, una più bella dell’altra, una più pesante dell’altra. Siamo a 12 in stagione, doppia cifra ancora una volta. L’unico problema che ha è la continuità. Ma ancora deve compiere 25 anni….
Dzeko 6: Per 70′ non pervenuto o quasi, poi il lampo e la rete che si gonfia con un destro magnifico. Sono 28 in A, 38 totali, record stagionale eguagliato e manca ancora un match. La sua freccia è sempre verso l’alto.
Salah 8: Un dardo molto prezioso nella faretra giallorossa. Si, è vero, sbaglia un comodo appoggio che poteva risparmiare qualche ansia di troppo, ma gli schiaffi di interno sinistro tagliano a metà le speranze del Chievo. Prima di dipingerlo come un problema per la squadra bisognerebbe analizzare le sue prestazioni. Arma in più…
Nainggolan 6,5: E’ il giocatore più forte della Roma in questo momento. Lo si vede e lo si sente dopo il suo ingresso. Anche con una gamba sola, anche a mezzo servizio.
Perotti s.v.: Giusto qualche serpentina tanto per….
Totti s.v.: L’applauso di tutto il Bentegodi fa sentire orgogliosi di averlo con noi. E quel destro dal limite….
All. Spalletti: Bene il risultato, bene i 3 punti, il secondo posto difeso e il sogno scudetto ancora vivo per 24 ore. Il resto è pesantemente rivedibile a partire dall’atteggiamento mentale della squadra. Sembrava di rivivere tanti pomeriggi orribili della sua prima gestione (Siena, Ascoli, Palermo, Verona, tanto per citarne alcune). Qualche pezza si poteva mettere prima. Ora l’ultimo sforzo e poi l’addio inevitabile. Purtroppo.