I cori contro Paparelli, e le scritte «1, 10, 100, 1000». La falsa notizia del bambino morto prima di una partita (2004), i cori razzisti durante le partite della Primavera (varie volte, l’ultima nel 2015) e ovviamente quelle della prima squadra (Juan rispose in malo modo), quelli in cui si parla di «uccidere l’avversario» e i colloqui in cui si chiede di scendere in campo come se fosse «una guerra etnica», nel 2016.
E spesso le cose si ripetono: i manichini, ad esempio, non sono una novità visto che nel 1996 i laziali ne fecero uno, allo stadio, con la maglia di Giannini, che dalla curva Nord doveva arrivare verso la Sud. I romanisti reagirono con dei razzi, arrivando anche a scontrarsi con la polizia perché cercarono di scavalcare il loro settore per andare a prendere la maglia dal fantoccio. L’ironia, che è sempre stata una prerogativa del derby romano.
Fonte: gazzetta dello sport