“Io a voi due vi vedo benissimo in una sit-com. Quando Francesco si dovesse stufare di giocare a calcio dovrebbe fare la tv”. Dalla battuta di Fiorello rivolta a Totti ed Ilary Blasi, durante una recente puntata di ‘Edicola Fiore’, alla realtà il passo potrebbe essere breve. Lo showman lo ha già lanciato come ospite e persino ‘regista’ della sua edicola televisiva, grazie a delle immagini registrate con il capitano della Roma davanti alla consolle del pullman regia e riproposte spesso durante il programma di SkyUno. Ma sono in molti a credere che il futuro del numero 10 giallorosso dei record possa essere davvero in tv: l’autoironia e i tempi comici mostrati d’altronde da Totti nelle interviste, nelle sue ospitate sul piccolo schermo e nei tanti spot interpretati ne fanno un personaggio televisivo perfetto, naturalmente insieme alla sua enorme popolarità.
Da tempo amico di una delle coppie d’oro della tv italiana, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, e di altri fuoriclasse del piccolo schermo, come appunto Fiorello, Totti sarebbe già al centro di corteggiamenti televisivi importanti. D’altronde il suo rapporto con il piccolo schermo è consolidato e il calciatore negli anni ha già calcato praticamente tutti i palchi televisivi più gettonati: da Sanremo a ‘C’è posta per te’, dal Maurizio Costanzo Show a ‘Le Iene’ condotto dalla moglie Ilary Blasi, da ‘House Party’ a ‘Paperissima’, da ‘Tu si que vales’ a ‘Che tempo che fa’, per non parlare delle nozze con Ilary trasmesse in diretta da SkyTg24.
“Se fossi un dirigente tv e avessi una collocazione adatta lo vorrei immediatamente – dice Maurizio Costanzo all’AdnKronos – ha una grande popolarità, ha il fascino del campione e ha dimostrato di saper stare molto bene davanti alle telecamere in questi anni. Nei miei programmi ha sempre fatto performance eccellenti. Ad avercene di personaggi così“, aggiunge Costanzo, prima di tornare nei panni del tifoso giallorosso e chiarire: “Io comunque penso che quanto annunciato dalla Roma sia sbagliato e che probabilmente Totti andrà a giocare altrove, all’estero o in Italia. Penso che un campione della sua forza non si faccia giocare gli ultimi cinque minuti. E quindi più di dove andrà Totti mi preoccuperei di dove va Spalletti”, conclude.