L’amministratore delegato della Roma Umberto Gandini è stato intervistato stamattina dalla trasmissione Radio anch’io lo Sport. Ecco le sue parole:
Ieri contro la Juve serata perfetta, anche per il colpo d’occhio sugli spalti.
“Il coronamento di una grande stagione, abbiamo interpretato la partita da grande squadra contro un avversario fortissimo. Il lavoro del tecnico e dei calciatori ha dato i suoi frutti. Aspettavamo la rivincita dalla gara d’andata”.
Contro il Genoa tutto esaurito per l’addio di Totti.
“E’ giusto, Francesco merita questo tipo di elogio. Ha fatto la storia della Roma e del calcio, ieri ha esultato con i compagni. Ma sappiamo che per lui è un momento difficile, inizierà una nuova carriera in giallorosso e noi dobbiamo stargli vicino. Altre richieste? Non sono nella sua testa e non ne sono al corrente”.
Il rammarico è l’Europa League?
“la squadra ha fatto un campionato straordinario, sbagliando solo una settimana in tutta la stagione dopo lo splendido 3-1 sull’Inter. Con un po’ di fortuna saremmo andati avanti”.
Non si è parlato troppo della Roma e dei suoi alti e bassi?
“L’ambiente è così, fa parte del rapporto viscerale tra la squadra e la città. Io mi sono calato subito nella realtà romana e penso che la squadra stia facendo un grande campionato. Non abbiamo mai dichiarato di dover vincere lo scudetto, ma di restare competitivi fino all’ultimo. E ci stiamo riuscendo”.
Il futuro di Spalletti?
“Con il mister c’è un ottimo rapporto, abbiamo sempre avuto discussioni positive. Sappiamo che a fine stagione dovremmo sederci attorno ad un tavolo per discutere del futuro: se resterà saremo contenti, altrimenti avremo della soluzioni pronte”.
Meglio un allenatore italiano o straniero?
“E’ opinabile, sicuramente la scuola italiana è tra le migliori, vedi le vittorie di Conte o Ancelotti. Se un tecnico straniero riesce a calarsi in un calcio tattico come il nostro può riuscire a far bene. La storia però insegna che sono pochi ad esserci riusciti, come Liedholm che ha giocato prima in Italia”.
Gli obiettivi per la prossima stagione?
“Dobbiamo crescere e restare ambiziosi,. Il presidente Pallotta ha fatto un investimento importante convincendo Monchi a sposare il progetto Roma. La volontà è quella di crescere ed avvicinarci ai trofei, la cosa che manca di più qui a Roma”.
Fonte: Radio Uno