(A. Pugliese) Una vittoria di Spalletti. Ed è la sua prima vittoria in campionato contro la Juve, uno di quei tabù che proprio non digeriva. E ha un sapore particolare anche perché alla lettura delle formazioni – scrive la Gazzetta dello Sport – si è beccato qualche fischio dai tifosi, per la ‘passerella’ non concessa a San Siro di capitan Totti.
«Abbiamo giocato da squadra tignosa, cambiato anche qualcosa soffrendo con durezza – commenta a fine partita il tecnico giallorosso –. Ci interessava solo vincere la partita, nient’altro. E tutta la settimana abbiamo lavorato per questo, focalizzandoci sul secondo posto. La differenza l’hanno fatta le persone che siamo: abbiamo avuto la perseveranza di ribaltare le situazioni, di lavorare sempre credendo prima o poi di poter raccogliere i frutti di quel lavoro. Questi (la Juve, ndr) hanno un animaletto dentro che si chiama proprio tigna, ogni volta che ci giochi contro viene fuori. Chi non ha questo animaletto è difficile da stimolare sempre, ogni volta. E chi non ce l’ha capita che poi ti sbaglia le partite decisive. Il futuro? Penso solo alle prossime due partite, tra 15 giorni diremo tutto. L’Inter? È polvere per farci vedere meno chiaramente il nostro obiettivo».