(A. Pugliese) Attaccare gli spazi per sfruttare gli sbilanciamenti difensivi altrui e ripiegare in fase difensiva per dare copertura e assistenza. Ciò che viene chiesto di solito ad un esterno offensivo, scrive la Gazzetta dello Sport. La sintesi della partita di ieri di Diego Perotti, la carta a sorpresa che Luciano Spalletti si è giocato a San Siro. Una mossa vincente. L’argentino è stato bravo in fase offensiva a sfruttare gli spazi lasciati spesso e volentieri da De Sciglio e in fase difensiva a fare spesso il quinto difensore, dando aiuto a Juan Jesus a contenere Suso e le sovrapposizioni dello stesso De Sciglio.
Nei primi venti minuti Perotti ha imperversato, regalando la palla del possibile 2-0 a Salah, colpendo un palo (su deviazione di Donnarumma) e mettendo dentro un pallone tagliato delizioso (alla fine i cross saranno 4), sui cui né Dzeko né Salah sono arrivati a chiudere a colpo sicuro. In più quel lavoro di grande sacrificio in difesa, tanto che alla fine è stato il giocatore (insieme a Juan Jesus e Paredes, che però hanno giocato tutta la gara) che tra i giallorossi ha recuperato più palloni di tutti, 7.