(M. Zorzo) Aldo Serena, il doppio ex rossonerazzurro. Benedice la conferma di Montella: «Il Milan ha intrapreso la strada giusta. L’Inter? È un cantiere aperto, ma c’è voglia di tornare protagonisti alla grande».
Serena, pure il Diavolo cinese è salito sull’Aeroplanino…
«Giusto così. Montella ha fatto un ottimo lavoro. Anche perché non aveva una rosa qualitativa rispetto ai cugini. Vincenzo ha capito in fretta come doveva far giocare la squadra. Magari lo spettacolo non è stato eccitante, ma la concretezza del Milan l’ha premiato. Bravo nell’aver centrato l’Europa League».
Che dire della sponda nerazzurra?
«Troppi stranieri, magari bravi, ma non hanno incarnato lo spirito interista. Per questo ci vuole un blocco da cui ripartire. Allora, bene Gagliardini e altri giocatori italiani di prospettiva. E la società deve sbrigarsi per far tornare Lele Oriali. Ci vuole uno come lui che faccia da cuscinetto tra i giocatori, lo staff tecnico e la società. Figura che è completamente mancata quest’anno».
Spalletti è quello giusto per l’Inter?
«Sotto il profilo didattico è molto bravo, nulla da dire. Tra l’altro, ha fatto un’importante esperienza all’estero. Ma ho dei dubbi…».
Cosa vuol dire?
«Beh, trovo Spalletti una persona complicata fuori dal campo: quanto accaduto a Roma è l’esempio più lampante».
Dunque?
«Semplice, la realtà è che a Milano hanno meno pazienza di Roma».
E il Milan che verrà?
«Kessié è di grande prospettiva, mi piasce. Se poi arriva pure Morata, allora significa che la nuova proprietà vuole fare le cose proprio alla grande».
Donnarumma?
«Non dico che deve restare. Il suo manager (Mino Raiola, ndr) è una slot machine che rende parecchio. Vedremo che forza avrà il Milan».