(G.Cardone – F.Ferrazza) – “Hai raggiunto un traguardo che merita rispetto. Il rispetto che non hai ricevuto né dai tuoi tifosi, né dalla tua società e questo, te lo diciamo sinceramente, ci dispiace. Non avremmo mai permesso che un giocatore come te venisse trattato così“. Uno dei passaggi più significativi della lettera dedicata dagli Irriducibili – il gruppo ultrà portante della tifoseria laziale – a Totti rimbomba nell’ambiente romano, creando sorpresa e spiazzando entrambe le sponde del Tevere. È il seguito dello striscione esposto in Curva Nord domenica (“I nemici di una vita salutano Francesco Totti“), omaggio al rivale cittadino più odiato, ma che negli anni è riuscito a conquistarsi il rispetto del mondo ultras biancoceleste. La lettera, che contiene una parte centrale di presa in giro sportiva al capitano romanista, si chiude con “una stretta di mano come si conviene a un avversario che, dopo tanti anni, lascia il campo, da parte dei suoi nemici migliori“. Un avversario che “ci ha dedicato magliette e battute che ci stanno, anzi, ci devono stare“. Apprezzabile mossa distensiva, dopo che gli stessi Irriducibili avevano alzato molto l’asticella della tensione, con quei manichini appesi davanti al Colosseo con addosso le magliette della Roma. “Gesto solo goliardico” la precisazione, che non aveva convinto l’opinione pubblica lontana dalle logiche dello sfottò tra tifosi. Il rispetto per il Totti-uomo è maturato tra i laziali in occasione dell’omicidio di Gabriele Sandri.
fonte: La Repubblica