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Il Messaggero Invasione a Trigoria aspettando la festa

Totti

(S. Carina) Festa per tutti, chissà se lo sarà anche per Totti. Uno stadio pieno, soltanto per lui, nel giorno più difficile della sua carriera. Perché qualcuno si può anche arrabbiare, soprattutto sui social, e provare a distinguersi dalla massa dipingendo una realtà virtuale che poco ha a che fare con quella reale. Tuttavia le persone che oggi affolleranno l’Olimpico, sancendo l’unico sold out stagionale, non sono lì infatti per festeggiare il secondo posto. E nemmeno per salutare Spalletti, promesso sposo all’Inter da almeno 15 giorni. I 65 mila dell’Olimpico saranno lì soltanto per Totti, per quel ragazzino, ora uomo, che li ha fatti sognare, gioire, arrabbiare, urlare, trepidare, innamorare per 25 anni. Ieri pomeriggio al Bernardini un antipasto di quello che accadrà oggi, con la società costretta ad aprire in cancelli agli oltre 200 tifosi e il capitano pronto a firmare autografi e a fare selfie.

ARRIVA PALLOTTA – Per l’ultima del capitano con la maglia giallorossa, si è scomodato anche Pallotta, in arriva in mattinata, rimarrà nella capitale il tempo di assistere alla partita e poco più. Martedì, infatti, l’imprenditore statunitense tornerà a Boston, non prima di aver partecipato all’addio del numero 10 che premierà a fine gara. Ieri il presidente ha preceduto il commiato con una lettera, pubblicata sul sito del club: «Per me sarà un privilegio essere allo stadio, assieme ad altri 70.000 tifosi, per assistere alla fine del primo volume di una carriera leggendaria. Mi hanno insegnato, sin dal primo giorno, che Totti non era solamente un grande giocatore, era ed è il simbolo di Roma. Sono un grande appassionato di sport – continua – ed ero molto giovane quando una leggenda come Bill Russell frantumava record con la maglia dei Celtics. All’epoca, era come un Dio per me e i miei amici. E dopo di lui si sono susseguiti altri grandi giocatori: Yastrzemski, Bobby Orr, Larry Bird. Pensavo che 13 anni nella stessa squadra fossero un’eternità, ma molti dei tifosi che domenica saranno all’Olimpico vedono giocare Francesco da 25 anni. Qualcosa di incredibile. E di difficile comprensione. Il mio unico rimpianto è non essere arrivato prima per godermi i primi 20 anni di Totti con la maglia giallorossa. È la fine di un capitolo della sua vita e l’inizio di una nuova era. Non ci sarà mai un altro Totti».

LE INIZIATIVE – Proprio per vivere al meglio l’evento, la società ha deciso nei giorni scorsi di chiedere l’anticipo alle ore 18 (cancelli aperti alle 15,30). Sia prima che dopo il match saranno riproposte le immagini più belle della carriera del campione e i 307 gol “romanisti” di Francesco, con la speranza che alla fine della giornata possano essere 308. Si preannuncia una festa – volutamente rimasta top secret per non rovinare la sorpresa al campione – commovente ma non hollywoodiana. In pieno stile Totti, per intenderci. Qualcosa comunque è trapelato: oltre al giro di campo, accompagnato dai tre figli, la premiazione, i videomessaggi di campioni come Beckham, Ronaldo e Messi, sarà allestita una scenografia dalla Curva Sud (che coinvolgerà anche altri settori).

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